«Se va in bagno l’Uomo Ragno»: torna Zanetello con nuove filastrocche
Firenze, 17 giugno 2015 – Nel 1973 il grande Gianni Rodari aveva espresso il desiderio di raccogliere in un libro le filastrocche sulla… «cacca». Aveva poi rinunciato ammettendo: «Credo che solo dopo il Duemila avremo autori abbastanza coraggiosi per farlo».
A raccogliere la sfida era stato Sebastiano Zanetello col suo «Ha chiamato la cacchina… perché arriva domattina!», pubblicato nel 2012 e ristampato in meno di un anno. L’autore veneto fa oggi il bis dando alle stampe «Se va in bagno l’Uomo Ragno» (Sarnus, pp. 80, euro 5,5), un nuovo libretto illustrato per bambini pieno di rime e stornelli intrisi di irresistibile comicità. Nato nel 1955 a Bassano del Grappa, Zanetello vive a Vicenza dove fa l’architetto e l’insegnante.
Ma la sua massima passione è incastrare le parole come mattoni, intrecciarle, dando vita a neologismi e paradossi lessicali: così ha dato vita alla fortunata serie Cento Conte (da 8 a 80 anni… ma anche di più), con titoli come “Il corvo con la cra-cravatta” (2012), incentrato sui versi degli animali, oppure “A Capua un papua che fa?” (2013), dove scherza con i nomi di paesi e città. L’ultima pubblicazione riprende uno degli argomenti più tabù, forse politicamente scorretti, ma che tanto ha fatto divertire i più piccini, e parte dalla bizzarra idea del celebre eroe dei fumetti intento a fare i suoi bisogni: “Se va in bagno l’uomo ragno / la fa appeso a un filo teso; / ma spatacca sempre più: / la fa appeso a testa in giù!”. Del resto, tutti vanno in bagno, anche i personaggi di fantasia e i supereroi. Ma siccome sono persone speciali, la fanno in modo speciale, a modo loro: quanta cacca fa Obelix? Che colore ha quella dei puffi? E quella dell’incredibile Hulk? Non si salvano neanche i protagonisti delle fiabe, sapientemente riviste da Zanetello con spietata ironia: ad esempio, pare che Cenerentola abbia perso la scarpetta perché era scivolata su una…