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Pensioni: il 24 giugno in discussione alla Camera il decreto sui rimborsi

Tito Boeri
Tito Boeri

ROMA – Il 24 giugno sarà in discussione alla Camera il decreto che ha provveduto al rimborso parziale delle pensioni, contestato da più parti. Le opposizioni affilano le armi chiedendo modifiche del provvedimento.

POLEMICHE – Intanto non si placano le opposizioni dei sindacati ai progetti di Boeri: «Non è il proprietario dell’INPS, ne è solo il presidente e dovrebbe tutelare gli interessi dell’ente non pronunciare parole che creino costantemente allarme tra i lavoratori». A parlare è uno dei leader della CGIL, Carla Cantone, infuriatosi con il presidente dell’INPS Tito Boeri per via di alcune uscite giudicate poco felici. Cantone ha sottolineato come quella di Boeri sul ricalcolo contributivo sia una vera e propria ‘ossessione’, una proposta che va comunque scartata secondo il dirigente sindacale ‘perché colpisce duramente le persone che le pensioni se le sono guadagnate’.

BOERI – Tito Boeri vede nell’adozione del contributivo una soluzione ideale ponendola a fondamento della propria proposta di riassetto di pensione anticipata 2015 e prepensionamento, ma i sindacati e gran parte delle forze politiche rigettano questa misura ritenendola troppo penalizzante per i lavoratori. Boeri spinge per il contributivo al fine di assicurare allo Stato le risorse utili a finanziare futuri provvedimenti, scartando del tutto l’ipotesi di percorrere altre strade, ovviamente più complicate per l’Istituto. Ad esempio intervenendo sugli abusi per le pensioni d’invalidità. A tal proposito i numeri contenuti nell’inchiesta del Corriere della Sera, in base alla quale tra il 2013 e il 2014 le pensioni di invalidità in Italia sono aumentate di 100mila unità, provano che le verifiche condotte dall’INPS in tale settore sono state un disastro totale.

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