Fiorentina-Salah: l’egiziano si è preso il week end per decidere. Pronto il contratto da 3 milioni
FIRENZE. Ci siamo. Ancora poche ore, al massimo un giorno e due, e sapremo. I tifosi viola saranno messi a conoscenza della decisione di Salah se accettare la proposta formulata dai dirigenti al suo entourage e se deciderà di accettare le lusinghe di altre club: particolarmente continuative quelle dell’Inter che non si arrende.
MANICOMIO. Ma la Fiorentina è convinta di aver giocato l’asso decisivo nell’incontro milanese tra Pradè e i manager di Salah. Intervenendo a una festa di tifosi, il club manager Guerini ha definito da «manicomio» l’offerta fatta dal club che rappresenta, arrivata intorno ai 3 milioni di euro considerando i premi.
AVVOCATI. Di più: il club dei Della Valle è anche da tempo d’accordo con il Chelsea, tanto da aver già versato nelle casse della società londinese il milione di euro che serviva per il prolungamento del prestito. Se l’attaccante nordafricano dovesse decidere di rompere con la Fiorentina, forse si potrebbero anche adire le vie legali per il rispetto dell’accordo.
ADV. Ma Andrea Della Valle è convinto che non ci sarà bisogno di arrivare a tanto. Medita di arrivare a Firenze mercoledì per la presentazione delle nuove maglie disegnate dallo sponsor tecnico Le Coq Sportif e magari darà l’annuncio che tutta la città aspetta, anche se forse non ci sarà bisogno di aspettare tanto perché comunque la decisione di Salah dovrà per forza arrivare entro il 30 giugno, giorno in cui tornerebbe di fatto al Chelsea qualora dovesse rifiutare il corteggiamento dei viola.
ALTRI. Ma lo scenario più probabile al momento è la permanenza dell’egiziano almeno per un altro anno, mentre si farà di tutto per cedere Mario Gomez che ha uno stipendio troppo elevato: nelle ultime ore si è fatta strada l’ipotesi Monaco per il tedesco. Pradè comunque lavora anche su altri fronti in entrata sia a centrocampo (l’atalantino Baselli l’indiziato principale per colmare il vuoto che sarà quasi sicuramente lasciato da Pizarro e Aquilani) che per la porta: piacciono sia Sepe che Mirante, buoni entrambi per fare da chioccia al romeno Tatarasanu.
Pierluigi
Diceva Ferrero,allenatore della Fiorentina del dopoguerra, che un giocatore non fa la squadra.
Fossi nei panni dei dirigenti viola avrei spedito Salah in altri lidi, nei quali i debiti sono di centinaia di milioni di euro ma seguitano a strapagare i giocatori (mercenari) del pallone.
Meno male che il calcio resta il gioco più bello del mondo !!!!!