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Governo: sospeso il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Approvati cinque decreti fiscali e antievasione

Il Consiglio dei ministri
Il Consiglio dei ministri

ROMA – Il Consiglio dei ministri ha deciso la sospensione del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca. «A norma della legge Severino – ha spiegato Renzi – ho firmato il decreto di sospensione di De Luca da presidente della regione Campania; un adempimento realizzato dopo aver avuto il nulla osta del ministro e i pareri. La nostra opinione – ha concluso – è che il presidente della regione Campania possa fare gli atti consentiti dal parere dell’Avvocatura di Stato. È stato un intervento necessario senza fare ricorso ad una norma ad hoc». «L’impegno preso di rispettare la legge Severino – ha proseguito il premier – credo che siate costretti ad ammettere che è stato perfettamente eseguito, magari anche a sorpresa per alcuni di voi».

DECRETI – Il premier ha inoltre annunciato che il Cdm ha approvato i cinque decreti fiscali: semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione; stima e monitoraggio dell’evasione fiscale; revisione della disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario; revisione del sistema sanzionatorio; revisione della disciplina dell’organizzazione delle Agenzie fiscali. Si tratta – ha sottolineato Renzi – di un «importante, ulteriore elemento di chiarezza. Non è ancora un abbassamento di tasse, ma un passo significativo ordinamentale, la deflazione del contenzioso, agenzie fiscali e delle entrate sempre più consulenti del cittadino e non controparte». La novità che riguarda il maggior numero di contribuenti è senza dubbio quella che permette l’allungamento dei tempi per il pagamento delle rate dei debiti fiscali.

SANZIONI – Sanzioni penali e amministrative. Dopo il vespaio di polemiche che ha accompagnato la prima versione della norma, che introduceva la famigerata soglia “salva-Berlusconi” con l’impunibilità delle frodi fiscali sotto il 3% del fatturato di un’azienda, si attendeva la marcia indietro del governo. L’esecutivo ha deciso di far saltare quella soglia e tornare alla punibilità di tutte le frodi fiscali.

AGENZIE – Per le agenzie fiscali non è stato risolto il problema dei dirigenti retrocessi a funzionari da una sentenza della Corte Costituzionale, che avrebbero dovuto essere regolarizzati attraverso un concorso pubblico. Si deve anche attuare una parte dell’articolo 9 della delega che riguarda il riassetto delle agenzie fiscali (Entrate, Dogane e Monopoli e Demanio), anche “in funzione delle esigenze di contenimento della spesa pubblica e di potenziamento dell’efficienza dell’azione amministrativa, nonché ai fini di una più razionale ripartizione delle funzioni tra le diverse agenzie.

CONTENZIOSO – Il governo congela anche il varo di una procedura semplificata perché si ristabilisca in tempi ragionevoli e con meno impicci la pace tra i contribuenti e il Fisco. In particolare, si tratta di potenziare il contradditorio preventivo con l’amministrazione, attraverso una nuova disciplina dell’interpello (la procedura attraverso la quale si chiede preventivamente all’amministrazione come applicare una disposizione fiscale

CATASTO – Si è deciso il rinvio della riforma del catasto all’autunno. Inoltre, dice lo stesso Renzi, sulla “questione giochi – ma vale anche per il catasto – il lavoro fatto dai gruppi di lavoro è positivo e interessante, noi lo abbiamo tenuto pronto per eventuali interventi, se necessario sia in legge di stabilità che altrove”. Ma, conclude: “Non ci sembrava il caso di aprire adesso un decreto perché ancora non era maturo il dibattito sul punto di merito. Ci sono lavori preparatori, se necessario li utilizzeremo”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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