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Firenze, Alta velocità: arriva la nuova «talpa» per scavare il tunnel ferroviario

La società Condotte
La società Condotte

FIRENZE – La nuova fresa che scaverà il passante ferroviario dell’alta velocità di Firenze è pronta. Prodotta negli stabilimenti della Herrenknecht a Schwanau, in Germania, è stata consegnata oggi al Gruppo Condotte. Adesso dovrà essere smontata e trasportata a Firenze, dove verrà riassemblata, pronta per iniziare le attività di scavo nel prossimo autunno. La notizia è stata resa nota con un comunicato dallo stesso Gruppo Condotte. La TBM-EPB S957 è un concentrato di tecnologia e innovazione “tailor made”, progettato cioè in funzione delle specifiche caratteristiche geologiche e geotecniche previste lungo il tracciato delle gallerie di Firenze. Con una lunghezza totale di 110 metri e un diametro di scavo di 9,4 metri, è in grado di sopportare pressioni di terra fino a 6 bar ed operare in terreni eterogenei anche con bassa coesione, dove è necessario esercitare una pressione sul fronte che ne assicuri la stabilità, evitando cedimenti in superficie. La pressione di sostegno è infatti garantita su tutto il fronte di scavo dal terreno, miscelato con tensioattivi con consistenza fluido/plastica, che entra all’interno della camera di scavo durante l’avanzamento della fresa. Inoltre, è monitorata attraverso sensori dai quali è possibile ricavare il peso specifico della terra condizionata, la consistenza, la presenza o meno di acqua o aria.

Il Gruppo Condotte, attraverso il suo consorzio Ergon, affidatario della realizzazione della galleria da parte di Nodavia, ha sostenuto per questa operazione un investimento totale di oltre 25 milioni di euro, tenuto conto che soltanto il costo della TBM-EPB S957 si attesta in 15 milioni. Dallo stabilimento della Herrenknecht in Germania, adesso la fresa prenderà la strada per l’Italia. Le varie componenti verranno trasportate in più fasi, sia via terra che per mare, e saranno completamente rimontate nel cantiere di Firenze Campo di Marte entro la fine di settembre. Dopo avverranno i test propedeutici all’avviamento, previsto per il prossimo autunno.

La fresa rimpiazza quella ‘vecchia’ posta sotto sequestro dalla procura nell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto 33 persone fra cui la ex presidente di Italferr e Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, dirigenti di Nodavia, che ha preso l’appalto, e del ministero delle Infrastrutture, tra cui Ettore Incalza.

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