Chianti, uffici postali sbarrati dal 7 settembre
FIRENZE – Interruzione del servizio a San Donato, Marcialla, La Romola. Riduzione dell’orario degli sportelli a Vico d’Elsa e Lucolena. Questo il futuro prossimo per gli uffici postali del Chianti, la cui attività interessa una popolazione di oltre 3mila cittadini.
In una lettera inviata ai sindaci, le Poste hanno annunciato che la ristrutturazione, nei termini indicati, sarà operativa dal 7 settembre 2015. In totale il piano di razionalizzazione e riorganizzazione interessa oltre 60 uffici postali in tutta la Toscana.
I sindaci del Chianti, dopo un periodo di calma apparente in cui si pensava che il dialogo con Poste Italiane fosse ancora possibile, sono di nuovo sul piede di guerra per una operazione che ritengono ingiusta, inopportuna, penalizzante per un territorio su cui in buona sostanza si fa tabula rasa di presidi postali.
«Da parte di Poste – dichiarano i primi cittadini Massimiliano Pescini, Paolo Sottani, Giacomo Trentanovi e David Baroncelli – ci saremmo aspettati meno fretta, maggiore serietà e rispetto per le comunità e le istituzioni locali. Alla nostra disponibilità, apertura al dialogo e al confronto si risponde con il cinismo e la forza. Abbiamo già contattato sia i legali, sia la Regione Toscana e le rappresentanze associative dei Comuni. Speriamo di continuare tutti insieme, con i cittadini, questa battaglia fatta per i nostri servizi e a questo punto, anche per la nostra dignità di persone che rappresentano le istituzioni».
La situazione è difficile anche per gli uffici che riducono il loro orario da 3 a 1 giorno, come Vico e Lucolena. «Paradossale – aggiungono – anche per gli uffici distanti dai centri abitati, come Lucolena che è località montana e per legge dovrebbe restare aperta 18 ore alla settimana, invece verrà soffocata a sei ore, equivalente a un solo giorno di apertura, il rischio di isolamento è elevatissimo, considerato che nella piccola frazione non ci sono filiali bancarie e l’ufficio postale più vicino è a 15-20 km di distanza».