
Grexit: Tsipras non fa proposte. Eurogruppo indispettito. Vertice a 4: Renzi escluso

BRUXELLES – All’eurogruppo di oggi 7 luglio la Grecia si è presentata senza proposte scritte, ma il Ministro delle finanze Tsakalotos ha illustrato a voce ai colleghi le sue richieste. La cosa ha indispettito molti ministri che non hanno così potuto valutare la situazione e decidere.
EUROGRUPPO – Il Presidente Dijsselbloem ha indicato le prossime tappe del processo di richiesta di aiuti, sottolineando come “è questione di giorni, abbiamo molto poco tempo”. Oggi “non ci sono state nuove proposte da parte del ministro greco, e il primo passo è che il Governo invierà all’Eurogruppo una nuova richiesta”, ha spiegato Dijsselbloem. Poi, “appena arriverà una nuova lettera di richiesta di sostegno Esm (il fondo europeo d’emergenza) – spero già domattina – avremo una nuova conference call per cominciare ufficialmente il processo di valutazione di questa richiesta”. “Come prima cosa chiederò alle istituzioni di guardare alla situazione finanziaria, ai conti pubblici e alla sostenibilità del debito, e poi le istituzioni ci riferiranno e vedremo se possiamo formalmente avviare i negoziati”, ha concluso.
MERKEL – Duro il commento di Angela Merkel: “Dopo la scadenza del secondo programma e la vittoria del ‘no’ al referendum in Grecia, non abbiamo un quadro per negoziare su un programma con l’Esm”. Lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, arrivando all’Eurosummit sulla Grecia. In ogni caso, ha avvertito, arrivare a un accordo “non è più questione di settimane ma di giorni” e “la solidarietà senza riforme è un sentiero che non possiamo percorrere”.
HOLLANDE – Il Presidente francese, da sempre sostenitore di una ripresa del dialogo, è rimasto anch’egli deluso: “Dobbiamo poter esaminare le proposte greche il più rapidamente possibile. Il nostro obiettivo è tenere la Grecia nell’euro, ma il governo deve presentare delle proposte serie e credibili”. Atene, ha continuato, “necessita di sostegno immediato, ma la solidarietà deve essere messa in una prospettiva di medio termine”.
RENZI – Arrivando al vertice Renzi afferma: “Non sono molto preoccupato per una soluzione tecnica sulla Grecia che credo si possa trovare anche abbastanza agevolmente: sono un po’ più preoccupato di trovare una soluzione politica per l’Europa che così non va”, ha aggiunto Renzi tornando a chiedere “più crescita, più futuro, più innovazione”.
VERTICE RISTRETTO – Subito dopo, nell’impossibilità d’iniziare subito la discussione fra Capi di Stato e di Governo, visto che mancavano gli elementi concreti di discussione, è stato organizzato un nuovo vertice ristretto. Secondo quanto riferito da fonti citate dall’agenzia France Presse, prima dell’inizio dei lavori tra i leader dell’area euro si sarebbe tenuta una riunione del presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker, il premier greco Alexis Tsipras, il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel.
OBAMA – Domani Tsipras interverrà davanti al Parlamento europeo, mentre il suo ministro delle finanze esporrà ai colleghi la proposta scritta della Grecia. Nel frattempo è intervenuto anche il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha telefonato sia a Tsipras che alla Merkel, caldeggiando l’intesa. La Grecia avanzerà la richiesta di aiuto al Fondo salva Stati, più una soluzione provvisoria (prestito ponte di 7 miliardi) che duri fino a fine luglio per fare fronte all’emergenza del paese. È questa la strategia di Alexis Tsipras.
A quanto sembra, dunque, è stata un’altra giornata persa. Mentre Renzi resta ininfluente e fuori dalle decisioni che contano, il falco Schäube e i Paesi dell’est sarebbero contrari a qualsiasi concessione ai greci. Il negoziato dunque è partito in salita, nonostante la buona volontà di Hollande e Juncker. Probabilmente entro domenica si terranno un altro eurogruppo e un nuovo vertice dei Capi di Stato e di governo. E questa volta si dovrebbe arrivare a una decisione definitiva.
