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Il piano sanitario regionale è scaduto da 4 anni

Siena, chirurgia robotica mini-invasiva: intervento unico al mondo

Il piano sanitario regionale è scaduto da 4 anni
Sanità toscana: successo per la chirurgia robotica mini invasiva

SIENA – Un’operazione di chirurgia robotica combinata con asportazione contemporanea di tiroide e timo è stato effettuato per la prima volta al mondo all’ospedale Scotte di Siena.

Un paziente affetto da due diverse patologie, una a carico del timo e una sulla tiroide, è stato curato con un unico intervento, durato circa 6 ore, praticando solo tre fori di pochi millimetri: due sotto la mammella e uno a livello dell’ascella.

Il risultato è il frutto di un lavoro congiunto tra l’equipe dell’Uoc di chirurgia toracica dell’azienda ospedaliero universitaria senese, diretta da Giuseppe Gotti, con Luca Luzzi, e il direttore dell’otorinolaringoiatria dell’ospedale di Arezzo, Pierguido Ciabatti. L’intervento, annunciano i medici, «è perfettamente riuscito e il paziente è stato dimesso dopo 4 giorni».

Si tratta di una novità assoluta perché, spiegano, sino a pochi anni fa per asportare il timo era necessario aprire lo sterno e, per asportare la tiroide, era necessario l’intervento chirurgico tradizionale, con grossi disagi per il paziente come una maggiore incidenza di complicazioni postoperatorie, dolore e una lunga ospedalizzazione.

Per questi motivi le due tipologie di intervento venivano raramente associate con le tecniche tradizionali. «Abbiamo studiato il caso in maniera approfondita – afferma Ciabatti – e con una minima rotazione di soli 30 gradi del robot, senza spostare il paziente, abbiamo fatto i due interventi. Per la chirurgia della tiroide abbiamo utilizzato una tecnica mini-invasiva robotica che ha permesso l’asportazione di tutta la ghiandola passando dalla stessa incisione del cavo ascellare usata per asportare il timo, evitando, in questo caso, la cervicotomia. Questa procedura è eseguita solo in altri due centri nazionali tra cui l’ospedale San Donato di Arezzo ove, unico in Italia, questa procedura viene effettuata da un chirurgo otorinolaringoiatra».

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