Firenze, Cristina Scaletti attacca Nicoletta Mantovani: deve dimettersi da assessore per conflitto d’interessi
FIRENZE – Per l’assessore del Comune di Firenze Nicoletta Mantovani, vedova di Luciano Pavarotti, c’è il rischio di “un conflitto di interessi che, se confermato, dovrebbe portarla a lasciare il suo ruolo”. Lo denuncia, informa una nota, la consigliera civica comunale Cristina Scaletti. “La notizia è di oggi e viene da ilsitodifirenze.it. Se confermata, sarebbe gravissima – spiega Scaletti – L’assessore alle relazioni internazionali, Nicoletta Mantovani sarebbe socia della società che ha gestito la vendita dei biglietti di un’iniziativa patrocinata dallo stesso Comune di Firenze. Parliamo di “Flora Firenze“, l’esposizione floreale che si è tenuta nel mese di maggio all’ex ippodromo Le Mulina, nel parco delle Cascine.
I biglietti, stando a quanto riportato dal giornale online che pubblica anche le visure camerali delle società coinvolte, avevano un costo di 20 euro per ingresso e venivano gestiti da VivaTicket, società di proprietà di Charta Srl, a sua volta inglobata dentro Best Union Company spa di cui Nicoletta Mantovani deterrebbe il 20% pari a 614.032 euro”. Per questo motivi, a nome della sua lista civica La Firenze Viva, Scaletti ha presentato un’interrogazione urgente al Sindaco Dario Nardella. “La città e l’opinione pubblica – conclude la Scaletti – hanno diritto di sapere se questo fatto è vero oppure no. Nel caso, fatta salva ogni altra valutazione in altre sedi, saremmo quanto meno in presenza di un clamoroso conflitto d’interessi che non giustificherebbe la permanenza della Mantovani nel ruolo di Assessore a Palazzo Vecchio”.
“Non detengo azioni della società di Best Union Company spa dal 2012 e quindi non c’è nessun conflitto di interesse”. È quanto precisa l’assessore Nicoletta Mantovani. Che continua: “Il mio nome compare ancora sulla visura camerale – spiega – ma per ragioni meramente burocratiche e che non hanno alcun significato dal punto di vista della dimostrazione di una mia partecipazione nel capitale di Best Union Company spa, società quotata in Borsa dal 2008. Per legge, il certificato camerale contiene l’elenco dei soci delle società di capitali, ma non quello delle società quotate in Borsa. Questo per il fatto che la composizione societaria è in continuo mutamento”. Il nome di Mantovani, così come degli altri soci indicati, precisa ancora l’assessore, “compare tuttora nel certificato e in visura perché la Camera di Commercio ‘fotografa’ la composizione societaria ‘congelata’ al momento della quotazione non potendo, successivamente a quella data, fornire informazioni sulla composizione della società”.