Ikea, sciopero a Firenze e in tutta Italia domani 11 luglio
FIRENZE – Incroceranno nuovamente le braccia domani 11 luglio i dipendenti dei punti vendita di Ikea Italia. Obiettivo: protestare contro le proposte avanzate dall’azienda al tavolo per la definizione del nuovo integrativo.
Anche a Sesto Fiorentino, dunque, mobilitazione e presidi. Così come in tutti gli altri 20 punti vendita italiani. A Firenze, Roma Anagnina e Napoli Afragola interverranno rispettivamente i segretari nazionali Giuliana Mesina per la Filcams Cgil, Vincenzo Dell’Orefice per la Fisascat Cisl e Ivana Veronese per la Uiltucs.
«Le organizzazioni sindacali – si spiega in un comunicato – auspicano la migliore riuscita dello sciopero e invitano l’azienda ad ascoltare le voci e le richieste dei suoi lavoratori, nonché a rispettare regole e diritto allo sciopero».
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che hanno indetto lo stop, si legge nella nota, «non si piegano ai tagli lineari su maggiorazioni per lavoro domenicale e festivo e sulla trasformazione del premio aziendale fisso in elemento variabile, proposte peraltro presentate dal marchio svedese dopo la disdetta della contrattazione integrativa annunciata nelle scorse settimane».
Per le tre sigle, «è inaccettabile che la crescita e lo sviluppo si finanzino esclusivamente sui salari degli oltre 6 mila co-workers italiani che hanno contribuito a rendere Ikea uno dei leader mondiali dei mobili e accessori low cost: lavoratori per la stragrande maggioranza con contratto di lavoro part time disposti a sacrificare la vita familiare e sociale per l’affermazione della leadership del colosso della grande distribuzione e ai quali oggi si chiede di rinunciare al sacrosanto diritto ad una paga dignitosa».