Accademia Navale, salpata da Livorno la nave scuola «Palinuro». Foto e video della partenza
LIVORNO – Sono partiti stamani da Livorno i cadetti dell’Accademia Navale per la loro «campagna di addestramento» in mare. Saranno ospitati da una piccola «flotta» d’eccezione composta dallo storico veliero «Palinuro» e da quattro imbarcazioni a vela: Orsa Maggiore, Corsaro II, Stella Polare e Capricia. Un tempo si imbarcavano sul «Vespucci» ma ancora per qualche tempo la gloriosa nave è ferma in cantiere per manutenzione.
Tante emozioni stamani sulla Molo Capitaneria dove a salutare gli allievi della 1ª classe c’erano molto familiari arrivati da ogni parte d’Italia. Non si vedranno – e difficilmente si sentiranno via telefono o web – per due mesi. Una lunga crociera di 1971 miglia nautiche (oltre 3600 chilometri) per complessivi 33 giorni di navigazione e 34 di sosta in numerosi porti, dove cellulari e smartphone potranno finalmente funzionare. Prima tappa Ajaccio, dove la «flotta» arriverà il 17 luglio. Quindi Cagliari, Palamos in Spagna, Palma di Maiorca, Isola della Maddalena, Port Mahon nell’isola spagnola di Minorca, Tolone, Monte Carlo. E finalmente prua verso Livorno dove le imbarcazioni faranno rientro nelle prime ore di sabato 19 settembre.
In tutto sono 105 i cadetti della 1ª classe: 70 sono partiti stamani (divisi tra le varie imbarcazioni) mentre altri 35 raggiungeranno stanotte l’isola della Maddalena. Lì svolgeranno attività addestrative e aspetteranno a metà agosto il Palinuro e le altre unità per «dare il cambio» ad altri colleghi che sbarcheranno.
A salutare gli allievi c’era anche l’ammiraglio di squadra Salvatore Ruzittu, Comandante delle Scuole della Marina Militare e il contrammiraglio Maurizio Ertreo, comandante dell’Accademia Navale. «State tranquilli – ha detto Ruzittu in un incontro informale con i familiari degli allievi a bordo di Nave Palinuro (comandata dal Capitano di Fregata Gabriele Belfiore) – avremo cura di loro e ve li riporteremo meglio di prima. Dovrete solo pazientare un po’ senza sentirli e chiamarli al telefono».
I meno emozionati erano proprio loro, questi ragazzi e ragazze che non superano i 20 anni e che ormai da tempo aspettavano il grande giorno della partenza. Impeccabili nelle loro divise da cadetto erano schierati sul molo prima della partenza. Quindi pochi minuti ancora con i familiari e poi tutti a bordo. Lentamente le cinque imbarcazioni si sono staccate dalla banchina intorno alle 11. Verso il mare aperto, pronte ad alzare le vele e a trovare il miglior vento possibile a poppa.
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