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Iran: l’accordo sul nucleare spalanca il mercato persiano (anche alla Toscana)

Accordo per il nucleare iraniano
Accordo per il nucleare iraniano

VIENNA -Una svolta storica, con forti ripercussioni non solo sul piano politico, ma ancghe su quello economico e commerciale. Ecco la sintesi dell’accordo sul nucleare iraniano raggiunto a Vienna dopo aver superato gli ostacoli finali: c’è un compromesso tra Washington e Teheran che permetterà agli ispettori Onu di chiedere di visitare anche i siti militari iraniani. L’intesa permetterebbe ai controllori Aiea di visitare i siti militari iraniani. L’accesso tuttavia non verrebbe però necessariamente garantito, e Teheran avrebbe il diritto di appellarsi ad un tavolo arbitrale composto anche dalle potenze del ‘5+1′. In concreto, il vantaggio per l’Italia, con la caduta dell’embargo, sarà tangibile: l’Eni parla di nuovi forti investimenti. Le stime si spingono per esportazioni (anche dalla Toscana) per circa 3 miliardi l’anno. E l’aspettativa, sempre sul fronte Eni, riguarda il petrolio: ai tempi dello Scià l’Iran produceva 6 milioni di barili al giorno. Ora si stima che la produzione possa salire fra i 3,6 e i 4 milioni quotidiani. A Teheran, l’intesa è stata festeggiata dai giovani che vogliono prodotti occidentali, ma sono soprattutto le grandi aziende mondiali a fare progetti per invadere il mercato persiano. L’Italia può competere. E anche la Toscana, co il suo “piccolo è ancora bello” può recitare la sua parte. Ma bisognerà far presto per battere la concorrenza.

IRAN – Grazie a questo accordo l’Iran non sarà in grado di sviluppare la bomba atomica: così il presidente Usa, Barack Obama, sull’accordo raggiunto a Vienna. “Se l’Iran violerà l’accordo tutte le sanzioni saranno ripristinate e ci saranno serie conseguenze”. “Sarebbe irresponsabile allontanarsi da questo accordo” con l’Iran. E’ l’appello al Congresso del presidente Usa Barack Obama che avverte: “Porrò il veto a qualsiasi legge che si opporrà all’attuazione” dell’intesa sul nucleare iraniano. “E’ possibile cambiare”: questo il messaggio che il presidente Usa rivolge direttamente al popolo iraniano commentando l’accordo di Vienna. “E’ possibile muoversi in una nuova direzione”.

CONGRESSO – Una volta firmato l’accordo il Congresso americano avrà 60 giorni di tempo per approvarlo o respingerlo. Dopo il disgelo con la ex Birmania e con Cuba, per Obama – sottolineano i media Usa – l’accordo con l’Iran è il terzo che cambia profondamente le relazioni diplomatiche degli Stati Uniti con Paesi con cui il dialogo era sospeso da decenni. L’Iran – evidenzia il Nyt – di questi tre Paesi è il più importante dal punto di vista strategico, il solo con un programma nucleare e ancora nella ‘lista nera’ degli stati ritenuti sponsor del terrorismo.

RENZI – “L’accordo semina una nuova speranza per un processo di pacificazione regionale. Sarà impegno dell’Italia supportare attivamente e con ogni mezzo tale processo, con l’obiettivo di giungere a un Medio Oriente finalmente stabile”. Così il premier Matteo Renzi sul raggiungimento dell’accordo sul nucleare iraniano.

ISRAELE – Le maggiori critiche sull’accordo vengono naturalmente da Israele: “Questo accordo è un accordo di resa storica da parte dell’Occidente verso l’Asse del Male con l’Iran in testa”. Lo afferma la viceministra degli Esteri di Israele, Tzipi Hotovely. “Lo Stato di Israele agirà con tutti i mezzi per tentare di impedire la ratifica di quell’accordo” fra l’Iran e i paesi del 5+1. ”Un errore grave di portata storica”: così il premier israeliano Benyamin Netanyahu commenta l’accordo sul nucleare iraniano raggiunto a Vienna. ”In tutti i campi in cui occorreva negare all’Iran la capacita’ di dotarsi di armi atomiche sono state fatte generose concessioni” ha aggiunto Netanyahu in un incontro con il ministro degli esteri olandese Bert Koenders. ”Inoltre l’Iran disporrà adesso centinaia di miliardi di dollari con i quali potrà rilanciare i meccanismi del terrorismo, il suo espansionismo e la sua aggressività in Medio Oriente e in tutto il mondo”. Rispondendo alle aspre critiche espresse ieri nei suoi confronti alla Knesset (parlamento) Netanyahu ha detto che ”non e’ possibile impedire un accordo quando i negoziatori stessi sono disposti a fare una concessione dopo l’altra a chi, nel corso delle trattative, gridava: ‘Morte agli Usa’ ”. Il desiderio di firmare l’accordo e’ stato ”più forte di tutto”, e dunque Israele non ha potuto impedirlo. Netanyahu ha concluso con un appello alle forze politiche israeliane: ”Adesso e’ giunto il momento di mettere da parte le piccole considerazioni politiche ed unirsi di fronte ad una questione di importanza fatale per il futuro e per la sicurezza dello Stato d’Israele”. “Il mondo è molto più pericoloso” ed “Israele non si è impegnato” a rispettare l’accordo di Vienna sul nucleare iraniano perche l’Iran “insiste nel volerci distruggere”, ha affermato Netanyahu, all’inizio di una seduta straordinaria del Consiglio di difesa del suo governo.

IRAN – La Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, “ha lodato ed apprezzato l’onesto e duro sforzo compiuto dal team dei negoziatori” a Vienna. Lo si legge sul profilo Twitter dello stesso Khamenei, dopo l’intesa sul nucleare iraniano.

OCCIDENTE – È chiaro che Obama, accettando di iniziare un difficile processo di normalizzazione con l’Iran, abbandona – e sauditi ed israeliani difficilmente lo perdoneranno per questo – il disegno, tanto ipotetico quanto rischioso, di un cambiamento di regime. La speranza è però che in queste condizioni diventi più facile riprendere anche se gradualmente un disegno di cambiamento in senso democratico, che porti ad accrescere gli scambi commerciali e a rimettere in circolazione il petrolio iraniano, finora bloccato dalle sanzioni e dall’embargo. In tutto questo anche l’Italia ha sicuramente da guadagnare e deve prepararsi in fretta a intrecciare o rafforzare i rapporti politici, commerciali e industriali con l’Iran.

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