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Firenze, Pippo Civati a Politicamp: «Renzi è uscito dal centrosinistra»

Civati (d.) con Luca Pastorino a Firenze per Politicamp (foto Twitter - Possibile)
Civati (d.) con Luca Pastorino a Firenze per Politicamp (foto Twitter – Possibile)

FIRENZE – «Più che essere usciti noi dal Pd, è Renzi che è uscito dal centrosinistra». Così oggi 18 luglio a Villa Strozzi, nel secondo giorno di Politicamp, la convention fiorentina del neo movimento di sinistra «Possibile», Pippo Civati ha bollato il premier, suo antico compagno di cordata nel Patito democratico.

Ora però Civati, ex consigliere in Regione Lombardia, non è più un deputato democratico, dopo la sua uscita dal partito in polemica con il nuovo corso renziano. «Il Pd – ha spiegato – si è spostato e ha lasciato scoperta un’area a sinistra che era già presidiata da Sel. C’è un’area di elettori che non si ritrovano più nel Pd, per responsabilità del Pd attuale. A questo si aggiunge una rottura sociale profonda che Renzi ha voluto provocare con molta disinvoltura, con il mondo della scuola, del lavoro, con gli ambientalisti» realtà «che sono sempre state nel centrosinistra e che oggi non si sentono più rappresentate».

«Sono uscito dal Pd e chiedo fin dal primo giorno di questa legislatura di tornare alle elezioni. Sono l’unico parlamentare biodegradabile in questo senso», ha detto ancora Civati. Sulle cose fatte dal Governo «voglio che decidano i cittadini e per questo chiediamo i referendum».

Gli ha fato eco il presidente di Azione Civile Antonio Ingroia. «Tutti gli otto referendum depositati da Pippo Civati, su jobs act, grandi opere, trivellazioni selvagge, riforma della scuola e Italicum fanno parte di leggi che Azione Civile ha contestato e contrastato in maniera netta». «Per questo, se sarà ammessa la raccolta delle firme – ha aggiunto -, io e il movimento che presiedo offriremo volentieri il nostro contributo per raggiungere l’obiettivo del mezzo milione con banchetti propri e insieme agli altri promotori. Mettiamo anche a disposizione di Civati e di qualsiasi forza politica voglia contribuire, il nostro ddl di iniziativa popolare LaTorre bis sul sequestro dei beni dei corrotti equiparandola all’attuale norma sul sequestro dei beni dei mafiosi».

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