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Prato, l’ex sindaco Roberto Cenni rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta
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PRATO – Roberto Cenni, ex sindaco di Prato e fondatore della ditta di abbigliamento Sasch, è stato rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta a seguito del crac della sua azienda, avvenuto nel 2011.
Lo ha stabilito oggi 22 luglio il gup di Prato. Altri nove indagati, tra i quali i componenti della famiglia Giovannelli, soci storici di Cenni, hanno patteggiato pene che vanno dagli 11 mesi ai due anni di reclusione, con la condizionale.
Si tratta di Giuseppe, Gianluca e Giacomo Giovannelli, dell’ex braccio destro di Roberto Cenni Mario Pacetti, di Antonio Rosati – cognato di Roberto Cenni -, degli amministratori Riccardo Serravalle e Michele Tardi, degli ex sindaci revisori dell’azienda Andrea Pasquinelli e Luca Porciani.
Con Cenni sono stati invece rinviati a giudizio, per gli stessi reati, anche altri 5 indagati: il figlio di Roberto Cenni, Giacomo, Annibale Viscomi, Fabrizio Viscomi, Antonio Compagna, Carlo Mencaroni. Archiviata la posizione di Elena Ciambellotti perché «non è stato commesso il fatto». Per l’accusa, tra gli anni 2009 e 2011, dalle casse della società sarebbero stati distratte diverse decine di milioni di euro.