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Lavoro: doccia gelata del FMI sul Jobs Act. Ci vorranno 20 anni per tornare ai livelli pre-crisi

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La ripresa economica di Eurolandia si sta rafforzando. Ma il potenziale di crescita, stimato nell’1%, è troppo basso per far scendere l’elevato tasso di disoccupazione. «Senza un’accelerazione significativa della crescita ci vorranno quasi 10 anni in Spagna e quasi 20 anni in Portogallo e Italia per ridurre il tasso di disoccupazione ai livelli pre-crisi», scrive il Fondo monetario internazionale (Fmi) che fa il check up dello stato di salute dell’area euro e dell’Italia, nello stesso giorno in cui il Ministero del Lavoro diffonde i dati di metà anno relativi alle attivazioni e cessazioni di contratti di lavoro.

GOVERNO – Il ministero dell’Economia ci tiene però a precisare: «la stima del FMI è basata su una metodologia che non tiene conto delle riforme strutturali che già sono state introdotte» e di quelle che il governo sta implementando e «i dati sull’andamento del mercato del lavoro degli ultimi mesi sembrano confermare l’impatto dell’azione congiunta delle riforme e della leva fiscale, con risultati migliori del aspettative».

LAVORO – Gli ultimi dati del Ministero del welfare sono però negativi. A giugno scorso sono più i contratti chiusi e finiti che i nuovi appena attivati: 155.388 contro 145.620. Il che vuol dire che ci sono 9.768 lavoratori con contratto a tempo indeterminato in meno.

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