Firenze, donna 90enne raggirata: chiesto processo anche per un notaio
FIRENZE – Raggiri a una donna di 90 anni, gravata da un deficit psichico, con l’obiettivo di portarle via l’hotel di sua proprietà, situato a Firenze, pagandolo un prezzo irrisorio, o comunque nettamente inferiore al mercato: con questa accusa il pm Vincenzo Ferrigno ha chiesto il processo per cinque persone di cui l’anziana si fidava.
LE ACCUSE – Le accuse sono, a vario titolo, di circonvenzione di incapace, di falso ideologico e di falso in atto pubblico, e riguardano il suo commercialista, l’erede universale dei suoi beni, l’acquirente dell’albergo e colui che ne sarebbe stato il gestore.
IL NOTAIO – Ma il pubblico ministero ha chiesto il processo anche per un notaio di Firenze che ha redatto diversi atti dell’operazione, tra compravendite (a favore di indagati) e locazioni a canone elevatissimo alla stessa 90enne che abita in alcune stanze dello stabile. Lo stesso notaio ha redatto il testamento con cui l’anziano nomina il parente indagato unico erede.
FIRME ESTORTE – In particolare, ricostruisce l’accusa, nel 2010 e nel 2011, alla donna vennero fatti firmare atti che avrebbero fatto uscire dal suo patrimonio la struttura – in fasi diverse, con successive cessioni di porzioni di fabbricato – con prezzi notevolmente inferiori ai costi di mercato. Poi gli indagati le avrebbero imposto un affitto a prezzo molto elevato. Secondo la procura, vennero sempre stipulati atti, rogati dal notaio indagato, tutti patrimonialmente svantaggiosi per la 90enne e senza verificare la capacità e l’effettiva volontà dell’anziana proprietaria.