Italia, lavoro: cresce l’occupazione a tempo indeterminato
ROMA – Segnali positivi per l’economia italiana. Cresce infatti la «quota di assunzioni con rapporti stabili sul totale dei rapporti di lavoro attivati/variati». Lo sostiene l’osservatorio sul precariato dell’Inps. Nel primo semestre del 2015 le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato stipulate in Italia sono state 952.359: il 36% in più rispetto al 2014. Mentre le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese quelle degli apprendisti, sono state 331.917 (+30,6%).
Da qui la crescita dal 33,6% al 40,8% della quota di assunzioni stabili sul totale. In aumento anche il lavoro full time rispetto al part time: i nuovi rapporti di lavoro a tempo pieno rappresentano il 63,4% del totale delle nuove assunzioni nei primi sei mesi del 2015, in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014.
Nel primo semestre, spiega l’Inps confermando l’andamento già espresso dai dati del Ministero del Lavoro, aumenta, rispetto al corrispondente periodo del 2014, il numero di nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato (+252.177), rimangono sostanzialmente stabili i contratti a termine mentre si riducono le assunzioni in apprendistato (-11.500). Nel periodo la variazione netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, pari rispettivamente a 2.815.242 e 2.177.002, è di 638.240; nello stesso periodo dell’anno precedente è invece stata di 393.658.