Riforma del senato, Renzi: «Si farà, malgrado le opposizioni»
REGGIO EMILIA – Arrivato a sorpresa alla Festa dell’Unità di Castelgrande, in provincia di Reggio Emilia, il premier Matteo Renzi ha parlato giovedì 13 agosto delle riforme, lanciando un messaggio di fermezza: «La riforma naturalmente andrà avanti, vediamo se riusciamo a coinvolgere più partiti possibili». Matteo Renzi tiene dunque la barra dritta: la riforma del Senato si farà.
Anche se nel Pd la tensione tra maggioranza renziana e minoranza di sinistra resta alta. Lo spettro di una scissione continua a tenere banco ma nel frattempo un nuovo tassello si potrebbe inserire nel quadro della ricerca dei voti per far passare il ddl a Palazzo Madama. Si tratta della riforma della Giustizia, in particolare la revisione del processo penale che riparte a settembre. Indiscrezioni parlano di un Berlusconi intenzionato a mettere sul tavolo di un accordo con il Pd per la riforma del Senato una revisione delle questioni che più stanno a cuore a Forza Italia, a partire dalle intercettazioni.
RENZI – Dal premier non filtrano aperture verso la minoranza del suo partito e la direzione al momento è tracciata. Il Pd va avanti con la proposta senza mettere nel conto modifiche all’articolo 2 della riforma. Ma il gruppo di coloro che cercano il dialogo spera ancora di evitare lo scontro diretto. «Lasciamo da parte eccessi, protagonismi e alcune rigidità: un accordo è possibile» si augura il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, già promotore della proposta sul listino per l’elezione dei senatori.
M5S – Sulle barricate continua a stare il Movimento Cinque Stelle. «Renzi e Berlusconi fanno solo finta di lasciarsi e riprendersi. Il patto del Nazareno è più vivo che mai» taglia corto il capogruppo alla Camera, Giorgio Sorial.
La situazione è complessa e il Governo non è certo sicuro di avere la maggioranza al Senato, anche se Renzi, come al solito, mostra determinazione e sicurezza.