Arezzo, scomparsa di Guerrina Piscaglia: Padre Gratien, interrogatorio fiume
AREZZO – Il pm Marco Dioni si è recato in carcere questa mattina, 26 agosto, alle 10 e da allora non ci sono state pause fino alle 14.30 quando l’interrogatorio si è interrotto per una breve pausa pranzo: Padre Gratien, «Graziano», Alabi parla dopo un anno di silenzio e lo starebbe facendo senza remore.
Il frate congolese è dietro le sbarre dal 23 aprile scorso con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere, nell’ambito delle indagini sulla sparizione della 50enne Guerrina Piscaglia, avvenuta il 1 magio 2014. Della donna, da allora, non si sa più nulla.
«Padre Gratien è tranquillo e sta parlando senza problemi – ha detto il suo avvocato Francesco Zacheo che è uscito dal penitenziario aretino per la pausa – andremo avanti probabilmente ancora per due ore». Dunque a metà pomeriggio dovrebbe terminare l’interrogatorio.
Il religioso congolese si era sempre avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai magistrati da quanto il 5 settembre 2014 fu sentito come testimone dallo stesso pm Dioni che al termine dell’ascolto decise di indagarlo con una precedente accusa quella di sequestro di persona mutata poi, dopo il verdetto del tribunale del Riesame, in omicidio volontario.