Lavoro, Jobs act: Damiano contesta Renzi per il rinvio dei decreti attuativi
ROMA – Continuano le diatribe interne al Pd, stavolta sul tema delicato del lavoro. La mancata approvazione degli ultimi quattro decreti attuativi del Jobs Act è stata oggetto di una riflessione critica di Cesare Damiano (PD) , presidente della commissione lavoro della Camera: “Credo che abbiano ancora dei dubbi, soprattutto sui controlli a distanza. Io però ho fatto un accordo. Mi aspetto che il governo lo rispetti”. L’accordo, spiega l’ex ministro, è stato fatto “con il ministero del Lavoro e i tecnici del governo. La commissione ha espresso il suo parere sul testo dopo un lungo confronto”. L’intesa, spiega Damiano, prevede “che venga cancellata una contraddizione”. “Il testo del governo prevede che “l’utilizzo degli impianti audiovisivi, previo accordo con il sindacato, abbia come scopo solo quello di salvaguardare il patrimonio aziendale e la sicurezza degli impianti”. “Ma poi – sottolinea Damiano – è stato inserito un altro capoverso che prevede la possibilità di utilizzare i dati raccolti anche a fini disciplinari. Durante il confronto con il governo abbiamo concordato di togliere questa parte. Per quanto riguarda invece gli strumenti forniti ai lavoratori per lo svolgimento della loro attività (smartphone, Pc, Ipad e via dicendo), nel parere espresso manteniamo sostanzialmente il testo del governo”.