Firenze: dal 31 agosto la settimana della cultura ebraica. Ecco il programma completo
FIRENZE – Incontri in biblioteca, concerti e film. E’ il variegato programma di eventi che accompagnerà Firenze dal 31 agosto al 6 settembre, giorno in cui la città sarà capofila in Italia della Giornata Europea della Cultura Ebraica. A dare il via alle iniziative gli appuntamenti nelle biblioteche comunali fiorentine con ”Favole a colori: Chagall e La Fontaine” e ”Alef Bet, giochiamo con l’alfabeto ebraico”, laboratori gratuiti per famiglie con bambini dai 4 ai 10 anni. Si parte il 31 agosto alle ore 17 alla Biblioteca Nova Isolotto e si prosegue l’1 settembre alla Biblioteca Pietro Thouar (ore 17), il 2 settembre alla Biblioteca dell’orticoltura (ore 17), il 3 settembre alla Biblioteca Mario Luzi (ore 11), il 4 settembre alla Biblioteca Filippo Buonarroti (ore 11) e sabato 5 settembre alla Biblioteca delle Oblate (ore 11). Per tutta la settimana, poi, con orari a sorpresa Firenze farà da palcoscenico naturale ai flash mob dai ponti della città alla Sinagoga con gli artisti di ”Firenze siamo noi” a cura di Centrale dell’Arte. Per essere informati su date e orari: Pagine Facebook Balagàn Café e Firenze siamo noi.
Un simbolo di ricostruzione e di legame, una palestra di confronto di idee. E’ la rivista di politica e letteratura ”Il Ponte” di Piero Calamandrei e Enzo Enriques Agnoletti che, a 70 anni dalla Liberazione, sarà protagonista dell’appuntamento del 1 settembre in Biblioteca Nazionale Centrale (ore 17) con interventi di Maria Letizia Sebastiani, direttrice Biblioteca Nazionale; Marcello Rossi e Rino Genovese. Coordina Ugo Caffaz.
”Nel segno di Proteo: da Shakespeare a Bassani” è l’evento clou in programma del 2 settembre, alle ore 20,30 all’Auditorium Stensen. Un omaggio all’anglista e critico cinematografico Guido Fink, attraverso l’antologia composta dai suoi scritti apparsi in riviste e atti di convegni tra il 1968 e il 2006. Letteratura inglese e americana, cinema, teatro (compreso quello della memoria): sono questi gli elementi che caratterizzano la ricchezza degli interessi di studioso di Fink, unita alla prodigiosa capacità di creare nessi velocissimi, mettendo in relazione ambiti remoti e svelandone intrecci imprevisti. Intervengono lo scrittore e curatore del volume Roberto Barbolini e l’editore Mario Guaraldi. Seguirà la proiezione de ”La lunga notte del ’43” di Florestano Vancini.
A precedere l’incontro alle ore 18 alla Biblioteca delle Oblate ”Il ponte verso un mondo scomparso: Israel Joshua Singer” a cura di Venti Lucenti con proposte di lettura e una bibliografia tematica sulla cultura ebraica. Il 3 settembre serata in musica a San Frediano con la prima edizione del Festival Musicale ”Capriccio italiano” (ore 21 – Teatro di Cestello). Protagonista della prima di tre serate saranno il maestro Andrea Vitello e il giovane violinista di origini ebraiche Jacob Ventura con l’Orchestra Nazionale Artes. Il concerto propone un programma in cui spiccano capolavori immortali come la Serenata in Do maggiore op. 48 di Tchaikovsky e il concerto per violino in Re minore di Felix Mendelssohn, a fianco di pagine virtuosistiche di Pablo de Sarasate (Zigeunerweisen per violino e orchestra op. 20) e alla prima esecuzione del brano ”Tevilah” del compositore fiorentino Andrea Portera, che trae ispirazione dalle abluzioni rituali ebraiche per la creazione di un brano dal forte contenuto spirituale. Informazioni e prevendita: www.capriccioitaliano.it
Nel pomeriggio, alle ore 18,30 nella sede della Comunità islamica di Firenze e Toscana è in programma ”I ponti delle donne”, conversazioni tra donne laiche e rappresentanti delle fedi ebraica, islamica e cattolica per parlare del vissuto del genere femminile all’interno della Comunità, sull’essere o meno un ponte tra le varie voci, se e come si è ponti verso l’esterno. Il 5 settembre, la serata che precede la Giornata Europea della Cultura Ebraica comincerà alle ore 22 in Sinagoga con ”Suoni e luci al Tempio Maggiore”, evento curato da CoopCulture e Frankenstein – Progetti di vita digitale per raccontare la storia degli ebrei a Firenze, il loro rapporto con la città. Un percorso non sempre facile, fatto di ostilità e diffidenza, ma anche di grandi gesti di solidarietà. Un gioco di immagini, foto d’epoca, animazioni, luci e musica che prenderà vita nel giardino della Sinagoga.
A seguire ”Ye Shanghai”, performance musicale-visiva di Roberto Paci Dalò che si occupa di vari aspetti della vita di Shanghai prima del 1949. Al centro di questo lavoro è l’incredibile storia del Ghetto della metropoli cinese, formalmente conosciuto come il ”Settore limitato per i rifugiati apolidi”, che ospitava circa 23.000 profughi ebrei dopo essere fuggiti dall’Europa occupata dai tedeschi prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. Il lavoro si basa su materiali audio e video degli anni tra il 1933 e il 1949 e le immagini provengono da un fondo del British Film Institute di Londra ritrovato da Dalò.
A far da colonna sonora è la celeberrima canzone ”Ye Shanghai” (Le notti di Shanghai), hit del 1937 interpretata da Zhou Xuan. Questo brano campionato, smontato in frammenti e ricomposto diventa una texture ambientale che abbraccia l’intera performance. Dalla sua trama allargata emergono gradualmente suoni dal vivo strumentali, campionamenti di materiali di archivio (voci in inglese, yiddish, cinese, tedesco), paesaggi sonori del passato e suoni elettronici.