Toscana, Enrico Rossi: «Io candidato segretario del Pd anti Renzi? Perché no…»
FIRENZE – C’è una candidatura del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alla segretaria del Pd? «Perché no…?», risponde il diretto interessato, a margine di una iniziativa, replicando a un cronista che gli ha chiesto se la sua intervista pubblicata oggi 1 settembre su La Stampa fosse alla base di una sua candidatura alla guida del partito.
In ogni caso, precisa è «prematuro» pensare sul piano operativo a se stesso come il candidato da contrapporre a Renzi per la guida del Pd, ma «nel dibattito nazionale» Enrico Rossi ci vuole stare. Nell’intervista alla Stampa il governatore toscano invita i colleghi dem a ricomporre il partito. «Nelle tante occasioni di dibattito, la nostra base non fa che chiedere di evitare scontri e prove di forza. A cominciare, alla ripresa, dalla questione cruciale del Senato», sottolinea.
«Un Senato a elezione diretta non è più un Senato dei territori! – afferma – C’è stata una proposta del ministro Martina per un’elezione in qualche modo partecipata: mi sembra una soluzione, non sono d’accordo con chi dice in maniera un po’ sprezzante che piuttosto sarebbe meglio non fare nulla». «Da oltre 30 anni discutiamo del superamento del bicameralismo perfetto: queste materie, per loro natura, sono tali che si può sempre fare di meglio, ma a un certo punto arriva anche la necessità di chiudere. Non farlo sarebbe una iattura». Le unioni civili «sono una cosa civile – aggiunge -. Io sarei favorevole anche ai matrimoni gay, ma se parificare i due livelli urta una parte del Paese, sono per riforme graduali: si faccia finalmente questa legge».