Pensioni: ricorsi a valanga contro la mancata perequazione ordinata dalla Corte Costituzionale
Come noto il Governo, dovendo eseguire la sentenza n. 70/2015 della Consulta in tema di perequazione delle pensioni, ha pensato bene di darvi attuazione solo parziale con la legge 109/2015, non prevedendo alcun riconoscimento per le pensioni superiori a 6 volte il trattamento minimo INPS e accreditando importi del tutto irrisori per le pensioni inferiori.
RICORSI – Sono cominciati a fioccare i ricorsi da parte degli interessati, si sono mossi e si stanno muovendo consumatori, sindacati (ad esempio l’Associazione Nazionale Pensionati della Polizia, attraverso il Consigliere nazionale avv. Guido Chessa di Arezzo) e avvocati. Naturalmente anche la Cida – l’associazione che rappresenta gli interessi dei dirigenti ed è stata la prima a ricorrere provocando la sentenza della Corte – ha fatto conoscere il proprio parere in proposito. Che riteniamo utile divulgare fra i nostri lettori.
CIDA – Afferma la Cida: “Dall’esame della nuova normativa è emerso che sono rimasti immutati tutti i profili su cui si è basata la pronuncia di incostituzionalità con riferimento alla c.d. Legge Fornero che aveva bloccato la perequazione automatica per il 2012 e 2013 per le pensioni di importo superiore a 3 volte il minimo INPS”. Pertanto il sindacato dei dirigenti ha deciso innanzitutto di confermare la riassunzione della causa “Cardinale/INPS” presso il Giudice del Lavoro del Tribunale di Palermo ( quello che aveva sollevato il fumus boni iuris della richiesta di incostituzionalità) che si esprimerà nell’ udienza già fissata per il 28 ottobre prossimo.
TRIBUNALE – Sarà probabilmente il primo pronunciamento (fatto salvo un eventuale rinvio) da parte di un tribunale che valuterà la sussistenza delle condizioni per un nuovo rinvio alla Corte Costituzionale, che potrebbe addirittura essere anticipato dal Tribunale di Avellino presso cui pende uno dei precedenti ricorsi della Cida, che verrà discusso il 5 ottobre prossimo. Altre cause pilota sono state avviate presso i Tribunali di Milano, Rieti e Roma nonché alle Corti dei Conti di Emilia Romagna, Lazio, Liguria e Umbria per i pensionati pubblici, ciò al fine di aumentare le possibilità di accoglimento delle richieste. L’obiettivo è, naturalmente, quello di vedere riconosciuti con queste azioni i legittimi diritti riconosciuti dalla Corte Costituzionale e disattesi dal Governo, dichiarando, quindi, l’illegittimità costituzionale della Legge n. 109/2015.
INCOSTITUZIONALITÀ – La dichiarazione d’incostituzionalità, pronunciata dalla Consulta su un caso specifico, vale per tutti per cui il riconoscimento della prestazione negata passa, necessariamente, attraverso la rimozione dell’ostacolo normativo oggi rappresentato dalla Legge n. 109/2015, per mezzo delle azioni giudiziarie sopra ricordate. Ove si arrivi a un nuovo giudizio d’incostituzionalità anche della legge citata, le conseguenze positive saranno estese a tutti gli interessati, anche a quelli che non hanno fatto ricorso, salvi altri trucchetti da parte del Governo per sottrarsi alla dovuta esecuzione. Sarà cura di FirenzePost dare una tempestiva informazione, per quanto possibile, dei risultati delle iniziative promosse.
LINK: vedi il precedente articolo ricorso contro Inps: RICORSO
Paolo Padoin
Se la cifra che Lei percepisce è intorno o poco inferiore ai 1.500 euro è consigliabile inviare la diffida.
anna nocentini
Io sono in pensione dal 1.1.2013, con importo inferiore ai 1.500 euro. Devo fare anch’io la lettera di prescrizione? Grazie per l’attenzione
Paolo Padoin
Può consultare anche il sito http://www.rimborsopensioni.it per un’azione collettiva
Guido da Torino
Sto informandomi se sono state lanciate sul territorio azioni collettive mirate all’ottenimento della perequazione dell’assegno pensionistico degli arretrati. Avete informazioni in merito? Se sono già in atto eventuali ricorsi mi aggregherò; altrimenti,in attesa di un pronuncaimento della Consulta provvederò ad inviare all’INPS la raccomandata R/R per bloccare la prescrizione. Corretto? Mille ringraziamenti per il supporto.
ritacc
Desidero essere informata anche io sui ricorsi sulla perequazione delle pensioni.
Grazie infinite
al
tribunale palermo sezione lavoro, giudice tango, in data 22/1/2016 ha rinviato il d.l. renzi n.65/2015 alla Corte Costituzionale per possibile illegittimita’ costituzionale dello stesso…la partita perequazione pensioni si riapre …probabilmente arriveranno alla consulta altre sentenze, sia da tribunali, sia da corti dei conti regionali…..la partita e’ riaperta……
Paolo Padoin
Va inviata alla sede provinciale Inps competente
aldo
Salve, stamattina ho inviato raccomandata all’inps per il blocco della mia pensione alla sede di Roma in via Ciro il Grande, vorrei sapere se va bene questa sede inps o bisogna inviare anche alla sede territoriale del proprio comune. Grazie
Giuseppe
In effetti ad agosto è stato dato un formale conguaglio per il periodo antecedente (pur calcolato secondo arbitrari coefficienti ridutiivi pare fissati dal governo), ma il vero problema, la vera assurda ingiustizia, è che poi, da settembre in avanti, le pensioni sono ritornate praticamente uguali a quelle di prima! Insomma viene in qualche modo riconosciuto che la pensione negli anni precedenti aveva diritto a ad un qualche adeguamento, però poi dello stesso non si tiene più conto per le pensioni successive! Come se poi oggi il costo della vita fosse tornato quello di prima della legge Monti!
Ho chiesto spiegazioni all’inps su questo punto, ma non ho ancora ricevuto risposta.
Nell’attesa mi chiedo se esiste già qualche ricorso in merito o qualche causa. Se così non fosse è necessario iniziare perchè questo è il fatto piùgrave e scandaloso, assurdo e ingiusto. Sicuramente insostenibile, perché in contraddizione col riconoscimento del conguaglio riconosciuto in agosto 2015.
roberto
ho fatto subito ricorso all’inps di trieste ma fino adesso non ho avuto nessuna risposta per prenderteli non hanno aspettato niente anche dopo la corte costituzionale ti liquidano con un contentino mentre i ricconi lo hanno ricevuto sempre con i nostri soldi saluti e grazie
Rocco Baldassarre
Informatemi, per favore, sui risultati dei ricorsi.
Mille grazie
enzo
un grazie per tenermi informato
Paolo Padoin
A questo punto occorre rivolgersi alla magistratura per avere il dovuto. Attraverso i sindacati può studiare la possibilità di ricorso collettivo con altri che si trovano nella stessa situazione.
Michele Pipino
Ho fatto ricorso presso l’Inps di mia appartenenza e ho già avuto una risposta.L’Inps mi ha comunicato che in base al dl del governo Renzi,mi è stato restituito il primo agosto quanto previsto dal decreto stesso,e ho tre mesi di tempo per appellarmi,però solo in caso di elementi nuovi.Che devo fare?
Giuseppe
Resto-cortesemente-interessato sull’andamento dei ricorsi.
Grazie mille
Giuseppe
Resto-cortesemente-interessato sull’andamento dei ricorsi.
Grazie mille
Eli
sono interessata a conoscere esito ricorsi poiché sono una dei tanti danneggiati. grazie, Eli
fabio
informatemi sui risultati dei ricorsi grazie
Aurelio Di Leo
sono interessato a conoscere l’esito di tutti i ricorsi
Ubaldo
Vorrei informazioni sull’esito dei vari ricorsi o class action,grazie.
Pietro
sono interessato a essere informato sui rimborsi
Vittorio Michele Mura
Interessato a conoscere l’esito dei ricorsi in oggetto in quanto titolare di pensione di poco superiore a sei volte il trattamento minimo. Grazie e saluti
bruno
sono interessato a conoscere eventuali novità sui rimborsi pensione.
grazie