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Fiorentina: Pepito Rossi avrà la fascia di capitano. E San Frediano gli consegna il «Torrino d’oro». Lui vuole soprattutto giocare

Astori, Babacar, Alonso, Borja Valero e mister Sousa per Corri la vita
Astori, Babacar, Alonso, Borja Valero e l’allenatore Paulo Sousa per Corri la vita

FIRENZE. Tutti aspettano Giuseppe Rossi. Sempre con maggiore ansia. Intanto l’attaccante della Fiorentina sarà domani sera 8 settembre in San Frediano per ricevere il «Torrino d’oro», uno dei premi più ambiti a Firenze.

MINUTAGGIO. Probabile anche Pepito torni a rilasciare qualche dichiarazione: non esterna dalla tournèe americana, anche perché in cuor suo probabilmente si augurava di giocare qualche minuto in più dei 20 scarsi che gli ha concesso Paulo Sousa a Torino.

GENOA. Ma l’attaccante italo-americano ha da tempo nel mirino il Genoa. Sapeva che avrebbe sfruttato le due settimane della sosta per lavorare sodo e lo sta facendo: sabato 12 settembre (si gioca alle 18) contro la squadra di Gasperini sogna una maglia da titolare, anche perché sta aumentando il minutaggio delle partitelle in allenamento.

CAPITANO. Difficile per il momento dire se il tecnico portoghese lo accontenterà ma quando lo farà giocare dal primo minuto, Sousa è comunque intenzionato a consegnare a Rossi la fascia da capitano. Un gesto anche simbolico per ribadire al giocatore quanto è importante per la squadra e per lo spogliatoio.

VERSATILE. Quando è sceso in campo in questa prima parte di stagione, Pepito lo ha sempre fatto da centravanti, come terminale offensivo del 4-2-3-1 viola, ma nella sua testa c’è la volontà di mettersi a disposizione anche come potenziale componente del terzetto di trequartista, magari nel ruolo di guastatore, proprio dietro la prima punta, di modo da sfruttare le sue innate doti tecniche.

NAZIONALI. Sousa appunto aspetta, così come attende il rientro dei nazionali che da domani in poi, alla spicciolata, faranno rientro alla base: per fare le sue scelte in vista del Genoa, il tecnico viola ovviamente valuterà anche le condizioni in cui torneranno, soprattutto quelli che si dovranno sorbire un volo transoceanico.

MIGRANTI. Intanto la Fiorentina pensa anche al sociale. Quella viola è stata la prima società ad aderire al progetto lanciato dalla Roma per la crisi dei rifugiati («Football Cares») e, come ogni anno, sarà anche al fianco di «Corri la vita».

CORRI LA VITA. «La Fiorentina – si legge in una nota – sostiene la tradizionale corsa cittadina contro il tumore al seno in programma il 27 settembre. Sia la squadra maschile che quella femminile hanno posato per gli scatti a favore dell’iniziativa che sarà possibile sostenere anche sabato al Franchi grazie alla raccolta fondi che vedrà protagonisti i volontari dell’associazione ai tornelli dello stadio».

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Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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