
«Premio Camaiore»: vince Fabrizio Dall’Aglio. A chi sono andati gli altri riconoscimenti

FIRENZE – Tempo di premi letterari, il mese di settembre. In Toscana è stato appena attribuito il «Premio Camaiore», che in questa XXVII edizione ha visto imporsi il reggiano Fabrizio Dall’Aglio con la raccolta di poesie «Colori e altri colori» (Passigli).
I 50 membri della giuria popolare lo hanno privilegiato rispetto agli altri finalisti, che erano Maria Grazia Calandrone con «Serie Fossile» (Crocetti), Roberto Deidier con «Solstizio» (Mondadori), Eliza Macadan con «Anestesia delle nevi» (La vita felice) e Aldo Nove con «Addio mio Novecento» (Einaudi).
Tra i riconoscimenti assegnati quest’anno dalla giuria tecnica, il premio Camaiore Proposta è andato a Viviana Faschi per «Lo spleen di Milano» (Nem-Magenta), il premio internazionale a Kjell Espmark, membro dell’Accademia svedese, per «Lo spazio interiore» (Aracne), quello speciale a Valerio Magrelli per «La lingua restaurata e una polemica» (Manni). La menzione speciale 2015 è toccata a Giorgio Bernardi Perini per «Le Muse in gioco» (Il ponte del sale) e a Gianmario Lucini e Giovanna Iorio per «Istruzioni per la notte» (Marco Saya).