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Toscana, la Regione vuol consentire alle Poste di vendere biglietti di treni e bus

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L’ufficio postale: un presidio territoriale che sta sparendo

FIRENZE – Consentire alle Poste italiane la possibilità di vendere biglietti e abbonamenti per treni e bus, oppure permettere che offrano servizi legati a prestazioni sanitarie. Sono alcune ipotesi vagliate in un incontro tra Poste e Regione Toscana, con l’obiettivo di tenere aperti i 59 uffici postali di cui era stata annunciata la chiusura, compresi i 17 che hanno già tirato giù i battenti.

Oggi 21 settembre, viene spiegato dalla Regione in una nota, c’è stato un nuovo incontro, dopo quello della scorsa settimana. Erano presenti anche i rappresentanti dell’Anci, l’associazione dei comuni toscani, e il caposegreteria del sottosegretario Giacomelli, Alessio Beltrame. Un terzo incontro è stato messo in calendario a breve.

«Il risultato per cui stiamo lavorando mi sembra vincente per tutti – ha commentato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – per Poste che potrà aumentare il proprio volume di affari, per la Regione che vedrà garantito un miglior funzionamento della pubblica amministrazione e per il cittadino che non si vedrà chiudere l’ufficio postale e vedrà aumentare i servizi offerti».

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