Fiorentina-Bologna (mercoledì ore 20,45, diretta Sky e Mp): tornano titolari Ilicic, Kalinic e Mati Fernandez
FIRENZE. Con il Torino impegnato nella non semplice trasferta di Chievo, domani sera la Fiorentina potrebbe anche trovarsi al secondo posto in classifica dietro all’Inter – sulla carta l’impegno per i nerazzurri contro il Verona non è proibitivo – in attesa della super-sfida di domenica a San Siro.
BOLOGNA. Serve però battere il Bologna nel derby in programma al Franchi con inizio alle 20,45 nel primo dei quattro turno infrasettimanali del campionato. Impresa sulla carta abbordabile visti i problemi dei rossoblù che hanno ottenuto domenica scorsa i primi punti del loro campionato, ma non scontata considerando il dente sicuramente avvelenato degli ex Pantaleo Corvino e Delio Rossi.
TRAPATTONI. A proposito di allenatori, in sala stampa a Paulo Sousa è stato proposto il paragone con Giovanni Trapattoni. Non era proprio un complimento perché il Trap non è passato esattamente alla storia per il gioco spumeggiante, ma il portoghese non ha fatto una piega.
RISULTATI. Serena la replica: «Io vi ho già detto che sono soddisfatto perché i risultati non sono buoni solo a livello di punti ma a sprazzi vediamo che ci sono cose veramente molto importanti. Quando sono arrivato ho detto che mi volevo confrontare con grandi allenatori e il Trap, tra l’altro, lo è stato: quindi se mi parlate di lui non posso che essere felice».
DIFFICILE. Ma contro il Bologna si potrà vedere una squadra anche più spettacolare? «E’ difficile per un allenatore avere il tempo di allenare concetti ed idee nuove, cercare di analizzare il meglio possibile l’avversario e dopo cercare di passare la nostra idea ai nostri giocatori. Il Bologna sta crescendo ed ha un’idea difensiva ma allo stesso tempo aggressiva quando serve».
STOCCATA. Un Sousa dunque come al solito ottimo comunicatore, ma anche guardingo e pronta a lanciare alcuni strali, soprattutto quando gli chiedono dei problemi di ambientamento di Suarez. «L’uomo mercato è stato Savic non Mario, lui è un giocatore importante, ha caratteristiche importanti e come tale deve piano piano entrare negli automatismi del calcio italiano».
ROSSI. Ma basta chiedergli di Rossi per rivedere il sorriso del tecnico portoghese, intenzionato peraltro a rilanciare Kalinic, Ilicic e anche Mati Fernandez, con la conseguente panchina per il Fenomeno. E’ pronto dal punto di visa fisico e può giocare sempre, è un fenomeno assoluto ma bisogna essere consapevoli che viene da un recupero e da una lunga riabilitazione.
DESTRO. Niente scontro a distanza con l’altro bomber che insegue l’azzurro, Mattia Destro, dunque. Anche se l’ex Siena dovrebbe essere regolarmente al proprio posto nel tridente felsineo assieme a Brienza e al francese Mounier, l’uomo copertina del successo con il Frosinone e forse anche il più in forma della squadra di Delio Rossi.