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Firenze, carcere di Sollicciano: crolla un pezzo di muro

Firenze, al carcere di Sollicciano il crollo di un pezzo del muro di cinta
Firenze, al carcere di Sollicciano il crollo di un pezzo del muro di cinta

FIRENZE – Una porzione di circa 10 metri di lunghezza del muro di cinta del carcere di Firenze Sollicciano, è «crollata questa mattina all’interno dell’intercinta del penitenziario». Lo rende noto il sindacato di polizia penitenziaria Sappe, il cui segretario Donato Capece spiega: «Una situazione che per fortuna non ha registrato feriti, perché la direzione del carcere, auto tutelandosi, aveva delimitato il camminamento degli agenti di polizia penitenziaria di sentinella sul muro di cinta in quel tratto, nonostante i tecnici del provveditorato regionale toscano dell’amministrazione penitenziaria ritenessero agibile il camminamento. Una decisione che la direzione del carcere ha per fortuna disatteso, impendendo una probabile tragedia».

Il sindacato parla di «situazione assurda e incredibile, della quale ci siamo resi conto personalmente nel corso della visita ai posti di servizio della polizia penitenziaria che il Sappe ha tenuto lo scorso giovedì 17 settembre nella struttura fiorentina». Il Sappe, attraverso il segretario regionale toscano Pasquale Salemme, invita «l’amministrazione penitenziaria a un tempestivo intervento per risolvere il grave problema, che determina ora un aggravio di lavoro per la polizia penitenziaria che è costretta a percorrere due volte l’intero camminamento del muro di cinta, per un totale di 4,5 chilometri, al fine di assicurare la completa vigilanza della struttura».

Sull’accaduto interviene anche la Uil Pa penitenziari Toscana, il cui coordinatore regionale Eleuterio Grieco commenta: «Casualità ha voluto che nessuna conseguenza vi sia stata. Ormai il sistema penitenziario cade a pezzi non solo a Sollicciano ma in tutta la regione». «Purtroppo – aggiunge – le problematiche gestionali e strutturali di Sollicciano sono ataviche e l’episodio di oggi è la conseguenza di una scarsissima manutenzione ordinaria e straordinaria come più denunciato e documentato in questi anni; laddove il personale comunque ha continuato a operare – aggiunge Grieco – dopo un anno, abbiamo ancora un direttore titolare par-time Firenze/Volterra, stessa cosa dicasi del provveditore regionale che gestisce Toscana e Liguria per cui è evidente che si è di fronte ad un sistema ormai allo sbando e che cade a pezzi. In conclusione la polizia penitenziaria di Sollicciano è stanca di ‘operazioni di facciata’ e ‘giochi di palazzo’, minimizzare le denunce che si susseguono se non poi accorgersi poi che il palazzo cade».

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