Enrico Rossi: «Fidi Toscana ha revocato la garanzia a Chil Post»
FIRENZE – «Il 5 maggio scorso gli uffici competenti della Giunta regionale hanno inviato a Fidi Toscana formale richiesta a procedere con la revoca» della gratuità della garanzia «per la Chil Post. In data 27 luglio Fidi Toscana, a sua volta ci ha informato di essere in procinto di revocare l’aiuto», «maggiorato di una sanzione e pari a 34.951 euro».
Lo ha spiegato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione del gruppo Fdi sulla Chil Post, azienda legata alla famiglia del premier Renzi e poi dichiarata fallita dal tribunale di Genova. Per questo motivo, ha ricordato il governatore, la finanziaria regionale ha preso contatto con il curatore fallimentare dell’azienda per procedere «all’insinuazione del passivo, come da normativa vigente». La revoca della garanzia, ha spiegato ancora, sarebbe legata anche al trasferimento della Chil in Liguria, senza però che l’azienda abbia rispettato l’obbligo di comunicare il cambio di localizzazione alla finanziaria.
Tra i quesiti dell’interrogazione, Fdi chiedeva di conoscere se Regione e Fidi Toscana fossero a conoscenza che il parere relativo alla concessione del mutuo da parte della Bcc di Pontassieve fosse stato redatto dal padre dell’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. Il governatore ha replicato spiegando che «la concessione di garanzia viene fatta attraverso un regolamento che stabilisce i criteri di ammissibilità da parte del titolare dell’impresa, a prescindere da chi ne sia il titolare e da colui che firmerà il finanziamento bancario». Per Rossi «non si può quindi parlare di ‘forzature’ o ‘favoritismi’ nel momento che i criteri sono uguali per tutti».