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Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2015%2F09%2FInter Fiorentina Kalinic Esulta Dopo Aver Segnato

Fiorentina capolista! Strapazza l’Inter (1-4) con uno straordinario Kalinic (3 gol). Sousa «asfalta» Mancini. Pagelle

Inter-Fiorentina, Kalinic a segno tre volte. E ha provocato l'espulsione di Miranda
Inter-Fiorentina, Kalinic a segno tre volte. E il merito di aver provocato l’espulsione di Miranda

MILANO – Tanti complimenti alla Fiorentina. Che strapazza l’Inter e diventa capolista del campionato. Contro i pronostici e nonostante le critiche per il mercato asfittico. A Firenze cortei di auto e clacsson impazziti.E complimenti, e tanto di cappello, a Paulo Sousa, che ha imbrigliato e affondato la corazzata multimilionaria di Roberto Mancini. Ma soprattutto complimenti a Nicola Kalinic, centravanti proveniente dal Dnipro, che nessuno aveva indicatio come “grande acquisto” e invece capace di affossare i nerazzurri grazie alla sua straordinaria esperienza e all’indubbia capacità tecnica. Come? Prima esibendo grande mestiere conquistando il rigore, realizzato da Ilicic, capace di sbloccare il risultato. Poi segnando addirittura tre gol. E qui mi ricorda un altro centravanti viola che, tanti anni fa, fece una tripletta all’Inter. Si chiamava Aurelio Milani. E’ scomparso da poco. Non basta. Kalinic fa anche di più: sul tre a zero vola di nuovo verso la porta e viene afferrato, quasi preso al laccio, da Miranda. Che naturalmente si vede sventolare sul naso il cartellino rosso. Espulso. Non basta ancora. Nel secondo tempo, dopo che Icardi ha provato a riaccendere una speranzina, accorciando le distanze, riecco Kalinic: autore del quarto gol. Quello del definitivo kappaò. La Fiorentina vola in testa. Contro ogni previsione. Che cosa scriverà il mio amico Mario Sconcerti che, il giorno prima dell’inizio del campionato, aveva inserito i viola fra le squadre di seconda fascia? Non è mai elegante scoprire le medaglie, ma se volete andare a rivedere quello che scrissi alla vigilia di Fiorentina-Milan… Naturalmente tutto può ancora succedere, tuttavia questa Fiorentina sfavillante, nella quale quasi nessuno credeva, è la prima vera, grande sorpresa della stagione. La partita di San Siro è rimasta sul filo dell’incertezza solo per quattro minuti. Il tempo impiegato da Kalinic per conquistare il rigore. Poi, e questo è un grande merito, i viola hanno giocato come il gatto con il topo, rosolando ben bene un’Inter presuntuosa quanto ingenua. Grandissimo Paulo Sousa, capace di stupire tutti, cambiando di nuovo formazione. Ma lasciando inalterato il centrocampo (Kuba Blaszczykowski, Badelj, Vecino e l’immenso Borja Valero) che aveva funzionato contro il Bologna. E ora? Godiamoci il momento, ma prepariamoci alle prossime sfide. In settimana sarà di nuovo Europa League, in Portogallo, con il Belenenses. E domenica 4 ottobre partita con l’Atalanta, al Franchi. Per difendere il primo posto, per ora in coabitazione con la scornacchiata Inter.

RIGORE – C’è il clima della supersfida. San Siro offre un gran colpo d’occhio: 70 mila spettatori. Domina il nerazzurro, ma non manca lo spicchio di bandiere viola. Roberto Mancini è costretto al cambio in corsa: si infortunato Jovetic nel riscaldamento, quindi resta fuori uno dei protagonisti, l’ex di turno. Una predestinazione? Al suo posto Palacio. Fiorentina in atteggiamento prudente. Pepito Rossi non gioca. Paulo Soares sceglie Ilicic, da mettere al fianco di Kalinic. Dietro a loro il sempre presente Borja Valero. A metà campo Badelj, Vecino e Alonso, come contro il Bologna. Ed è la Fiorentina a spingere subito dopo un primo attacco dell’Inter. Retropassaggio di Medel ad Handanovic: Kalinic s’incunea fra i due, Handanovic tocca con il piede destro, ma è incerto, si accorge del centravanti viola e perde il pallone. Così lo butta giù. E’ rigore netto, nonostante le proteste nerazzurre. Kalinic ha mostrato, ancora una volta, il suo gran mestiere. Damato, considerato simpatizzante nerazzurro da quand’era bambino, non ha dubbi. E vede giusto. Batte Ilicic: palla in rete alla sinistra di Handanovic che indovina la traiettoria ma riesce appena ad accarezzare la sfera. Viola in vantaggio e momentaneamente primi in classifica. Incredibile ma vero! Paulo Sousa resta impassibile. Capisce che il problema, ora, è gestire quest’avvio di partita prezioso. E magari trovare il raddoppio. Per l’Inter si tratta di una mazzata: è la prima volta, in questo campionato, che va sotto.

KALINIC – La Fiorentina è ben organizzata a metà campo. Sta alta. Sousa fa stare più avanti Ilicic, vicino a Kalinic, e ordina a Kuba Blaszczykowski di stare largo a destra. Kondogbia contende un pallone a Badelj e lo scolpisce. Forse involontariamente, ma il viola batte la testa. Damato interrompe il gioco fra nuove proteste nerazzurre. Al 16’ Inter pericolosissima: rovesciata volante di Icardi che serve Miranda capace di battere a rete. Tatarusanu para di piede. Ma è fuorigioco. Rovesciamento di fronte e la Fiorentina raddoppia. Blaszczykowski lavora un buon pallone al limite dell’area, serve Ilicic che lasia partire una gran botta di sinistro. Handanovic fa una gran parata, ma sbaglia ancora: crede che il pallone sia fuori. Invece no: la sfera ricade in campo e Kalinic, fantastico opportunista, la va a colpuire buttandola di nuovo dentro. Due a zero per la Fiorentina. Stavolta anche Paulo Sousa sorride. Fiorentina al di là di ogni aspettativa. Inter pasticciona e un po’ ingenua.

ALONSO – Anzi, molto ingenua. E’ il 23’ quando Marco Alonso fa una gran volata sulla corsia e rimette al centro, dove spunta il solito Kalinic implacabile nell’anticipare Santon. E’ ancora gol. Tre a zero. Fiorentina vicina al quarto gol: prima Ilicic va via benissimo (28’) e non serve Kalinic, tenendo il pallone e venendo poi fermato da Medel. Ma poco dopo grande ripartenza viola: Kalinic riscappa è solo, vola verso l’area avversaria, Miranda lo rincorre ma non riesce a far altro che a prenderlo per la maglia e buttarlo giù. Fallo da ultimo uomo. Cartellino rosso senza discussioni. L’Inter resta in dieci. Mancini è allibito. Fiorentina padrona del campo. Ma qualche distrazione la commette. Tatarusanu combina un pasticciaccio: su retropassaggio di Roncaglia scivola, rischia addirittura l’autorete, ma se la cava con una gran paura: è solo calcio d’angolo… Ilicic subisce un petone da Kondogbia, che viene ammonito. Stesso destino, poco dopo, tocca a Guarin. Inter davvero scombussolata. Viola sul velluto alla fine del primo tempo.

BORJA – Hanno le lacrime agli occhi i tifosi interisti. Credevano di avere una squadra schiacciasassi, soprattutto per i soldi spesi da Thoir al mercato. Invece era un colosso di ghiaccio: sciolto davanti al gioco caloroso e spumeggiante della Fiorentina, condito e completato dal grandissimo mestiere di Kalinic. Atmosfera surreale, in avvio di ripresa. Con i viola maestosi nel possesso palla. E capaci, dopo un lungo fraseggio, a fare il primo in porta della ripresa: ma Badelj (5’) calcia piano e Handanovic blocca agevolmente in tuffo. L’Inter, in inferiorità numerica, non raccatta pallino. Sembra un pugile suonato che resta all’angolo, guardingo, per non buscarne di più. Non basta. La squadra è spaccata in due tronconi: là davanti, Palacio e Icardi sembrano lontani, scollegati, su un altro pianeta. Dall’altra parte, Borja fa il direttore d’orchestra: ma predilige il movimento lento, senza rischi, per gestire il largo vantaggio. Onestamente erano tanto che non vedevo una Fiorentina così autoritaria e padrona del campo.

RONCAGLIA – Ma il calcio è anche infido. Quando i nerazzurri sembrano addormentati, ecco che improvvisamente arrivano al gol. Punizione per l’Inter, esce male Tatarusanu, palla a Icardi che colpisce il palo, la riprende e la mette dentro. Uno a tre. Mancini si riaccende: toglie Perisic e manda in campo Biabiany. E allora Sousa si riorganizza indietro: inserisce Tomovic, per dare una mano a Roncaglia e Gonzalo, e chiama fuori Blaszczykowski. Poi brutta tegola sulla Fiorentina: s’infortuna Roncaglia, esce in barella. Sousa lo sostituisce con Gilberto, scalando Tomovic nella posizione dell’argentino. E’ il momento più delicato per i viola. Ma questa notte di eclissi di luna è fanastica per la Fiorentina: che triova il qwuatro gol alla fine di un delizioso, preciso doppio scambio Ilicic-Kalinic, con il croato pronto a metter dentro il suo terzo gol della partita, il quarto di questo suo primo campionato italiano.

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Bennucci

Sandro Bennucci

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