Firenze: «Le cognate» in scena al Teatro Puccini
FIRENZE – A oltre vent’anni dal debutto, torna in scena al Teatro Puccini uno spettacolo di culto degli anni Novanta: «Le cognate» di Michel Tremblay, nella traduzione di Barbara Nativi; sua era anche la regia, ora ripresa da Dimitri Milopulos, nell’ambito del 28° Intercity Festival. Proprio nell’edizione 1993 del festival, «Intercity-Montréal», la mordace commedia fece il suo debutto. Milopulos, attualmente direttore artistico del festival oltre che del Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino, firmò all’epoca le scene (i cui modellini originali saranno esposti nel foyer del teatro), le luci e gli sgargianti costumi.
Un doveroso omaggio a Barbara Nativi a dieci anni dalla prematura scomparsa e un bel regalo al pubblico fiorentino, che può di nuovo divertirsi con un testo tragicomico ambientato nel Québec degli anni Sessanta, ma che potrebbe essere tranquillamente ambientato nella Toscana di oggi: la piattezza della vita quotidiana, il provincialismo, le frustrazioni, l’invidia e la grettezza sono, ahinoi, senza tempo e non conoscono confini.
Il successo delle «Cognate», sorta di parodia, nella forma, della tragedia greca con coro (le cognate, appunto), è stato enorme; solo in Italia ebbero oltre 300 rappresentazioni. L’autore venne a vedere la versione di Barbara Nativi e ne rimase entusiasta, tanto che fecero due repliche anche a Montréal, dove l’originale era andato in scena molti anni prima (la commedia risale al 1968) e il pubblico capiva tutto, benché fosse recitato in italiano, perché sapeva il testo a memoria.
La trama. Quindici donne in una cucina. Grazie ad un concorso, Germaine Lauzon entra virtualmente in possesso di una quantità smisurata di mobili, elettrodomestici, abiti e casalinghi: tutto il catalogo sarà suo, e gratis. Quattordici vicine, sorelle e mezze parenti sono chiamate ad attaccare un milione di punti ed a far da testimoni oculari di un avvenimento eccezionale: il trionfo di Germaine-Cenerentola e la fuga dal grigiore della sua cucina verso i fasti kitsch di orrendi saloni in finto mogano, camere scaldate da pelosi scendiletto, tappezzerie floreali ed un campionario strepitoso di pentole e vasellame, fino ai mitici bicchieri di vetro soffiato con disegno Caprice. È normale attendersi invidie e piccole cattiverie, ma «Le cognate» superano di gran lunga ogni previsione, facendo esplodere un autentico museo degli orrori domestici, rutilante di comicità e ferocia.
Cinque delle quindici attrici della prima edizione italiana ci sono ancora, sia pure con ruoli diversi (Vania Rotondi, Monica Bauco, Silvia Guidi, Marcella Ermini, Stefania Stefanin), mentre dieci sono nuove (Ludovica Fazio, Teresa Fallai, Luisa Cattaneo, Silvia Frasson, Diletta Oculisti, Annamaria Guerrini, Caterina Tiossi, Rossella Chirulli, Giada Secchi e, dulcis in fundo, Greta Milopulos, figlia di Barbara Nativi e Dimitri Milopulos); completa il cast Gabriele Ughi nel ruolo di Johnny.
Teatro Puccini (via delle Cascine, 41, Firenze; 055-362067)
Da mercoledì 30 settembre a domenica 4 ottobre / ore 21 (domenica ore 16.45)
28° Intercity Festival – Ass. Cult. Teatro della Limonaia in collaborazione con il Teatro Puccini di Firenze e la Delegazione del Québec a Roma presentano «Le cognate» di Michel Tremblay; regia di Barbara Nativi (ripresa da Dimitri Milopulos); scene, costumi e grafica Dimitri Milopulos; musiche originali Marco Baraldi, progetto luci Valerio Pazzi; assistente alla regia Lorenzo Latini; direttore di scena Amedeo Borelli.
Posto unico numerato € 15 (diritti di prevendita esclusi). Biglietti acquistabili anche online sul sito del teatro.