Accisa sui carburanti: il governo blocca l’aumento. Prorogata la voluntary disclosure (rientro dei capitali)
ROMA – Il Consiglio dei Ministri, in una riunione lampo questa mattina, ha approvato il decreto che riguarda la proroga della voluntary disclosure (ossia il rientro dei capitali dall’estero), e lo stop all’aumento delle accise sui carburanti. Scongiurato quindi l’aumento della benzina che – in assenza di interventi – sarebbe scattato il primo ottobre mentre il termine per far riemergere i capitali illecitamente portati all’estero, o comunque nascosti al fisco, slitterà dal 30 settembre al 30 novembre.
Per quanto riguarda le accise sui carburanti il loro aumento, già rinviato una prima volta, doveva scattare a copertura di un mancato incasso Iva di circa 700 milioni da parte dello Stato: soldi attesi dall’applicazione del meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge) al settore della grande distribuzione: una novità che a differenza di quella dello stesso tipo riferita ad altri comparti, è stata bocciata dall’Unione europea, alla quale spetta l’ultima parola in materia di imposta sul valore aggiunto.