Sanità, il Ministero lancia l’allarme: Italia a rischio malattie. Nessuno si vaccina più
ROMA – L’Istituto superiore di sanità e il Ministero della salute lanciano l’allarme: le vaccinazioni in Italia sono in caduta libera e sono ormai arrivate al limite della soglia di sicurezza. I dati raccolti mostrano una copertura per malattie importanti come poliomielite, tetano, difterite ed epatite B ormai al di sotto del 95%, e per morbillo, parotite e rosolia inferiori all’86%. Numeri che non raggiungono gli obiettivi minimi stabiliti dal Piano nazionale per le vaccinazioni, né quelli stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Secondo gli esperti questa situazione rischia di avere gravi conseguenze sulla salute, sia sul piano individuale che su quello collettivo. “Scendere sotto le soglie minime – sottolinea l’Istituto superiore di sanità in una nota – significa perdere via via la protezione della popolazione nel suo complesso, e aumentare contemporaneamente il rischio che bambini non vaccinati si ammalino”.
Il rischio quindi è quello di nuove epidemie, e il ritorno di malattie ormai scomparse grazie alla protezione dei vaccini, che rischiano oggi di non essere riconosciute e trattate per tempo. “Ricordiamo che i vaccini hanno salvato circa 2 milioni e mezzo di vite l’anno – ha commentato a proposito il presidente dell’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco) Sergio Pecorelli – 5 al minuto e che ancora oggi una malattia come il morbillo può risultare mortale”.
Anche le vaccinazioni antinfluenzali negli ultimi tre anni sarebbero infatti calate di oltre il 10%, passando dal 60% del 2012/2013, a poco più del 50% nel 2013/2014, per scendere al di sotto del 50% nell’ultima stagione.