Terrorismo: l’Italia userà i suoi Tornado contro l’Isis (ma servirà il sì del Parlamento)
ROMA – La notizia doveva rimanere coperta, ma è uscita pubblicata dal Corriere della Sera: «L’Italia bombarderà l’Isis» con gli aerei Tornado «pronti ad azioni di guerra in Iraq». All’Italia in effetti era stata chiesta la disponibilità a partecipare ad azioni di guerra con i Tornado che già sono dentro la coalizione occidentale contro l’Isis, sulla base di una decisione iniziale che risale a poco meno di un anno fa. Allora quattro Tornado furono inviati per la semplice ricognizione e la «illuminazione» degli obiettivi.
Adesso si passerebbe all’azione militare. Il ministero della Difesa ha dichiarato che le azioni di bombardamento dei caccia italiani in Iraq «sono solo ipotesi da valutare assieme agli alleati e non decisioni prese che, in ogni caso, dovranno passare dal Parlamento».
Sembra che durante la recente sessione dell’Assemblea Onu, il premier Matteo Renzi, davanti alla richiesta americana ed irachena, abbia dato il via libera di massima al cambio delle regole d’ingaggio della partecipazione italiana alla coalizione, un sì che ovviamente è subordinato al voto parlamentare, così come impone la nostra Costituzione.