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Toscana: si mangiano più uova ora (218 a testa l’anno) che nel dopoguerra

Coldiretti Toscana - produzione e consumo uova 2014-2015
Coldiretti Toscana – produzione e consumo record di uova

Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina, dice che “bisogna fare l’omelette con le uova che abbiamo”. Vero: i toscani lo sanno bene. Che siano cotte al tegamino o utilizzate come ingrediente per le torte, le uova di gallina «piacciono»: in tutta la regione se ne consumano in media 13,8 chili a persona, pari a più del doppio della quantità consumata nel dopoguerra.

I DATI: Stando ai dati sul settore di Coldiretti Toscana – presentati in occasione dell’Expo di Milano – le uova rappresentano un alimento d’avanguardia e anticrisi. Le galline toscane sfornano 150 milioni di uova all’anno e nel 2014 ogni toscano ha consumato 218 uova in media, di cui 142 tal quali e le restanti sotto forma di pasta, dolci ed altre preparazioni alimentari. Un vero piatto anticrisi, con prezzi che nel 2014 in Italia sono risultati in media 0,24 euro al pezzo, inferiore agli 0,84 euro a pezzo che si pagavano nel 1945.

ETICHETTATURA: Le uova di gallina sono all’avanguardia nel sistema di etichettatura – obbligatorio a livello europeo. E’ possibile distinguere la provenienza e il metodo di allevamento grazie al codice, che indica con il primo numero il tipo di allevamento c – 0 per biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie – la sigla dello Stato in cui è stato deposto, il codice Istat del Comune, la Provincia e il codice dell’allevatore. A queste informazioni si aggiungono quelle relative alle differenti categorie – A e B – a seconda che siano per il consumo umano o per quello industriale – quelle sul livello qualitativo e di freschezza e le classificazioni in base al peso – XL, L, M, S.

PRODUZIONE: In Toscana le aziende con galline da uova sono circa 1.500 (dato Istat) e poco meno di mezzo milione di capi in produzione. Complessivamente il fatturato delle vendite di uova in Italia è pari a 1,5 miliardi di euro con circa il 45% del prodotto che è utilizzato nell’industria alimentare per la preparazione di pasta, dolci e altri prodotti. La produzione nazionale è garantita dalla presenza di oltre 49 milioni di galline. Cresce inoltre l’acquisto delle uova biologiche del 5,9% – nel primo semestre del 2015 – assorbendo circa il 9% della spesa bio, per un valore stimato in circa 200 milioni di euro.

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