Toscana, olio solo con olive locali: la Regione vuole la certificazione
FIRENZE – Difendere a tutti i costi il made in Tuscany, se così si può dire, nella produzione dell’olio. E’ in base a questa idea che l’assessore regionale all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, intende mettere intorno a un tavolo tutti i soggetti interessati per procedere in maniera condivisa verso un obiettivo: una certificazione che informi il consumatore che l’olio d’oliva extravergine prodotto in Toscana è fatto soltanto con olive coltivate in Toscana.
Lo ha annunciato lo stesso Remaschi, oggi 14 ottobre, a Firenze, durante la presentazione dell’anteprima della produzione 2015 dell’olio extravergine di oliva Toscano Igp. «L’olivicoltura – ha ribadito l’assessore – rappresenta la Toscana, non rappresenta soltanto un prodotto d’eccellenza come il nostro olio, che vanta qualità organolettiche e salutistiche superiori, ma rappresenta il nostro paesaggio, è la locomotiva della Toscana perché i nostri prodotti vanno all’estero e sono il biglietto da visita che serve ad attrarre i visitatori».
Le questioni da affrontare in tema di olivicoltura, a giudizio di Remaschi, sono tre e sono collegate fra loro. La prima riguarda il recupero delle zone olivicole non più coltivate, pari a circa il 25% del totale. «Dobbiamo lavorare – ha detto – per favorire il recupero di queste zone». La seconda riguarda la riduzione dei costi di produzione e la connessa redditività per i coltivatori. La terza la valorizzazione del prodotto. «Per questo – ha ribadito – occorre una strategia comune».
Quanto alle risorse Remaschi ha ricordato che nel settore intervengono i fondi del Programma di Sviluppo Rurale e dell’Organizzazione Comune di Mercato olivicola (OCM) oltre a risorse nazionali. «E’ importante usare al meglio le risorse – ha sottolineato – ma il nocciolo della questione non sono tanto i soldi, quanto la volontà comune di raggiungere l’obiettivo e di concentrarsi sull’olio Toscano».