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La Fiorentina fa paura, ma il Napoli vince: 2-1. Due clamorosi errori in difesa. Pagelle (Foto)

L'azione del primo gol napoletano: Insigne scappa a sinistra, Tomovic lo perde e il giocatore azzurro batterà Tatarusanu Tomovic
L’azione del primo gol napoletano: Insigne scappa a sinistra, Tomovic lo perde e il giocatore azzurro batterà Tatarusanu

NAPOLI – Ha fatto paura al Napoli, nel primo tempo, la Fiorentina. Poi ha ceduto nella ripresa perché le manca ancora quel cinismo che la prima in classifica deve avere. Clamoroso l’errore di Tomovic che ha permesso a Insigne di diventare l’eroe della giornata. E clamorosa anche la dormita successiva, due minuti dopo il magnifico gol del pareggio di Kalinic. Dormita che ha permesso a Higuain di raddoppiare e dare agli azzurri la vittoria che volevano e che hanno realmente temuto di non raggiungere. Sousa ha protestato perché prima della palla messa dentro dal centravanti argentino aveva visto un fallo su Ilicic. C’era? Non c’era? Sapete, forse ha ragione MassimilianoAllegri, allenatore della Juve: la Fiorentina non è attrezzata per vincere lo scudetto. Che cosa le manca? Non la capacità tecnica, né tattica. Semplicemente non ha la forza politica. L’arbitraggio di Banti l’ha danneggiata moltissimo. Un esempio? Koulibaly, uno dei migliori un campo fra gli azzurri, avrebbe dovuto essere espulso per somma di ammonizioni. Invece l’arbitro l’ha graziato a più riprese: soprattutto nel finale del primo tempo, quando ha buttato giù Borja Valero fino a rischiare di fargli veramente male. Punizione ma niente cartellino giallo. Alzato dal direttore di gara soltanto nella ripresa, dopo un altro fallaccio del difensore su Kalinic. E in tante altre situazioni, Banti ha graziato i napoletani e penalizzato i viola. Tuttavia, va detto che la Fiorentina del primo tempo è stata quasi perfetta. Paulo Sousa, come previsto, aveva studiato bene la partita. Sarri non è stato da meno, semmai si può dire che ha avuto più fortuna. In ogni caso non c’è da fasciarsi troppo la testa. Bisogna invece rimboccarsi le maniche: e battere la Roma, domenica prossima, al Franchi.

Paulo Sousa richiama i suoi
Paulo Sousa richiama i suoi

BERNARDESCHI – Il San Paolo è una bolgia. Fischi dei tifosi azzuri all’indirizzo di altri tifosi napoletani, accusati di esserci oggi, mentre stanno a casa in altre occasioni. Un migliaio i tifosi viola. In tribuna anche Diego Della Valle. Fiorentina subito protagonista, come avevo pensato: al 5’ Bernardeschi va vicino al gol, imbeccato da Alonso sulla sinistra, ma la deviazione finale favorisce il recupero del pallone da parte di Reina. Alonso è la spina nel fianco del Napoli. Sarri cerca di correre ai ripari e indica a Callejon di star più “alto”. Ma la Fiorentina è camaleontica e cambia schema in corsa, come riesce a fare con naturalezza. Il Napoli non si aspettava una squadra così, capace di prendere il centrocampo e pressare. Ma ripeto: era prevedibile per chi ha visto giocare i viola fin dalle amichevoli pre campionato. E’ una sorpresa invece per chi non ha ancora conosciuto bene Paulo Sousa.

TATARUSANU – Fiorentina pericolosissima al 17’: Kuba Blaszczkowski si destreggia bene al limite, entra in area e lascia partire una gran botta che Reina è costretto a respingere alla meglio. Bernardeschi è lì, ma non ci arriva. Dopo 20’ il Napoli rifiata e comincia a tenere la palla e a insidiare la tre quarti viola. Al 22’ primo vero tiro in porta partenopeo: è Hamsik a provarci, ma la conclusione è centrale e Tatarusanu para. Alonso, sulla sinistra, surcrassa Callejon. Potrebbe essere proprio questo duello la chiave del match. Badelj (23’) viene ammonito per aver “chiuso” irregolarmente Higuain fuori area. Punizione diretta: batte Insigne alla sinistra di Tatarusanu che blocca in tuffo. Fallaccio di Jorginho su Borja (28’): ammonito il brasiliano.

Jakub Blaszczykowski in acrobazia
Kuba Blaszczykowski in acrobazia

BORJA – E’ una bella Fiorentina, non c’è dubbio. Soprattutto solida. Resta da vedere se riuscirà a tenere questo ritmo, ma la domanda vale anche per il Napoli. Il neo? L’arbitro Banti, che rovescia spesso le punizioni. Nel senso che è più incline a concederle alla squadra di casa. Koulibaly scaraventa in terra Borja Valero (37’) e non viene ammonito. Resta giù dolorante, Borja. Che deve farsi massaggiare a bordo campo. Punizione diretta: il tiro di Alonso, bello e teso, viene deviato. Al 46’ episodio controverso: Astori prende per la maglia Allan che scappa verso l’area viola. Il giocatore del Napoli si ferma, l’arbitro avrebbe potuto dare la regola del vantaggio ma viene probabilmente ingannato dalla frenata di Allan. Ammonito Astori. Sarri chiede l’espulsione perché ritiene che sia già stato ammonito. Il quarto uomo lo rassicura: ammonito fra i viola, in precedenza, solo Badelj. Punizione per il Napoli, poi Higuain (47’) avrebbe la palla buona di testa, ma la mette fuori.

INSIGNE – Bel primo tempo, non c’è che dire. Ma è la Fiorentina a impressionare di più, tanto da mettere paura al San Paolo: che lascia partire raffiche di fischi quando i viola hanno la palla e avanzano pericolosi verso Reina. In avvio di ripresa errore clamoroso della difesa viola: Tomovic lascia libero Insigne che riceve da Hamsik, entra in area e infila Tatarusanu con un tiro all’angolo sinistro. Un brutto gol a freddo. Un pasticcio difensivo che sciupa le belle cose fatte nei primi 45’. Il Napoli cerca di affondare il colpo, ma finisce in angolo. Callejon (6’) sfiora il raddoppio di testa. E’ la prima volta, in questo campionato, che la Fiorentina va sotto e bisogna vedere la reazione di Sousa. Che intanto sostituisce Bernardeschi con Ilicic.

KALINIC – Viola vicinissimi al pareggio (9’) con Kalinic, ben servito da Ilicic, ma Reina esce e devia. E il portiere napoletano deve intervenire ancora un paio di volte per mettere in angolo. Mentre arriva un’altra sostituzione: fuori Alonso e in campo Roncaglia. E Sarri replica togliendo Insigne (standing ovation del San Paolo) per Mertens. Finalmente (17’) l’arbitro si decide ad ammonire Kouljbaly che brutalizza Kalinic. Punizione diretta: Ilicic mette nel mezzo ma la difesa del Napoli se la cava. E’ quindi la Fiorentina a soffrire: al 23’ Gonzalo regala un pallone agli avversari che non lo sanno sfruttare. Ma nel momento più difficile, quando il Napoli potrebbe prendere il largo, ecco il pareggio della Fiorentina. Splendida apertura volante di Ilicic a tre quarti per Kalinic che scappa via e stavolta, d’esterno, batte inesorabilmente Reina in uscita.

HIGUAIN – Ma non dura molto. Il Napoli raddoppia in due minuti: Ilicic perde palla, Higuain supera in velocità la difesa viola e batte Tatarusanu in uscita. Sousa protesta per un presunto fallo su Ilicic. Poi l’allenatore viola gioca un’altra carta: fuori Tomovic e in campo Babacar. La Fiorentina ci prova. Higuain protesta per una presunta uscita fallosa, da rigore, di Tatarusanu, ma per fortuna Banti non ci casca. Viola all’attacco. Cinque minuti di recupero. Un briciolo di speranza per i viola. Che viene bruciato da Banti, capace addirittura di non concedere una punizione alla Fiorentina in extremis per fallo del solito Koulibaly su Gonzalo. Peccato. Comunque i viola hanno giocato una buonissima partita. Peccato per quei due brutti errori in difesa, due clamorose dormite che hanno permesso al Napoli di trovare i due gol di una vittoria preziosa però non determinante. Il cammino è ancora lungo. La Fiorentina ha sempre tre punti più degli azzurri.

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Sandro Bennucci

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