![Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2014%2F05%2FRamo Dalbero Caduto Sul Viale Michelangelo3](https://www.firenzepost.it/wp-admin/admin-ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp-content%2Fuploads%2F2014%2F05%2FRamo-dalbero-caduto-sul-Viale-Michelangelo3.jpg%22%2C%22thumbnail%22%3A%22610%2C%22%7D&hash=6704f64a)
Firenze, i cipressi del viale Michelangelo sono malati: «Ma si salveranno»
![Ramo d'albero caduto sul Viale Michelangelo](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2014/05/Ramo-dalbero-caduto-sul-Viale-Michelangelo3-604x398.jpg?resize=604%2C398)
FIRENZE – «La stragrande maggioranza dei cipressi di viale Michelangelo colpiti dall’afide ce la farà». Così oggi 21 ottobre l’assessore comunale all’Ambiente, Alessia Bettini, al Giardino dell’Orticoltura, al convegno «Conoscere l’afide per difendere e tutelare il cipresso».
Il cosiddetto «afide cinarino» è un parassita considerato tra i nemici più pericolosi per il cipresso: in annate particolarmente favorevoli produce così tante colonie da provocare gravi danni sia alle piante giovani che a quelle adulte.
A partire dal 1978/1980 si sono avuti tre grossi attacchi a distanza di circa 20 anni (1978-1980, 1997, 2015) intervallati da due attacchi molto meno intensi nel 1990 e nel 2003. Nelle annate in cui le pullulazioni sono molto intense i danni sono diffusi su vaste porzioni del territorio italiano.
Nel 2015 oltreché in Toscana si segnalano danni diffusi anche nelle Marche e in Umbria. A questo si aggiungono le difficoltà operative nei monitoraggi a causa della diffusione capillare del cipresso ad uso ornamentale, da esplorare nelle parti basse delle chiome più volte in ogni primavera per intercettare e riconoscere le colonie degli afidi.
«Dal monitoraggio costante che i nostri tecnici hanno effettuato in questi mesi – ha aggiunto l’assessore Bettini – gli alberi stanno danno quei segnali di ripresa che attendevamo: rispuntano le gemmettine verdi. L’attacco che si temeva non c’è stato, questo favorisce ulteriormente il progredire di questi segnali di ripresa che peraltro stiamo apprezzando già da fine luglio».