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Paulo Sousa: dovevamo rischiare di più, anche tirando da lontano

Paulo Sousa (Foto Giacomo Morini)
Paulo Sousa (Foto Giacomo Morini)

FIRENZE – Paulo Sousa non vuole fare drammi, ma la sua faccia non trasuda felicità. Sa bene anche lui che adesso la qualificazione ai sedicesimi di Europa League è appesa a un filo, anche se prova a spostare il tiro.

LECH. “Il nostro avversario si è sempre chiuso molto bene, loro prendevano sempre più fiducia. Abbiamo giocato sotto ritmo, anche per colpa di questo. I nostri avversari avevano le linee molto strette e ci ha messo in grande difficoltà. Contro queste squadre bisogna rischiare un po’ di più negli spazi stretti, nei corridoi centrali e poi bisognava calciare di più da fuori area. Comunque abbiamo fatto anche delle cose importanti, interessanti, durante la partita. Mi voglio tenere questa parte buona”.

EGOISMO. Anche se talvolta si sono visti diversi giocatori che pensavano più a sé stessi che alla squadra. “Può essere la conseguenza del fatto che hai avuto subito una palla gol importante. Se stai vincendo, la frenesia per la squadra e per la città, è molto più controllabile. E’ dovuto al fatto che tutti volevano aiutare la Fiorentina a vincere”.

CAMMINO. La sconfitta, invece, complica maledettamente la vita ai viola nel girone di Europa League. “Ma abbiamo ancora tutte le possibilità per andare avanti. Dipende sempre esclusivamente tutto da noi” minimizza l’allenatore viola.

MOTIVAZIONI. Magari la prossima volta serviranno motivazioni superiori. “Ma io credo che tutti i giocatori le avessero. Non abbiamo sottovalutato il Poznan: sono solo dispiaciuto per non aver visto tanta continuità durante la gara nella qualità, quella c’è stata solo a sprazzi. Ma non si è trattato di un problema di approccio o qualcosa di questo genere”, controbatte il tecnico viola.

BERNARDESCHI. Lo conferma anche Bernardeschi. “Purtroppo ci sono anche serate come questa. Restiamo consapevoli della nostra forza e ci tengo a sottolineare che non siamo stati distratti dalla Roma e che non abbiamo sottovalutato i polacchi. Dobbiamo semplicemente voltare subtio pagina e rimettere la testa subito al campo”, chiosa il talentino di Carrara.

URBAN. Soddisfatto ma comunque desideroso di pensare più che altro al campionato, il tecnico del Lech, Urban: “Per noi è una bella serata, il risultato non mi soprende neanche più di tanto, ma più che alla qualificazione in Europa League, prefersico pensare a come recuperare in campionato dove siamo all’ultimo posto della classifica”.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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