Toscana, Confesercenti: «Troppo abusivismo commerciale, vale 1,4 miliardi»
FIRENZE – L’abusivismo commerciale vale in Italia, secondo le stime più accreditate, oltre 21 miliardi di euro. E quasi 1,4 miliardi solo in Toscana: è quanto evidenziano i dati di Confesercenti, secondo cui il fenomeno si è evoluto in questi ultimi anni.
«Siamo passati dal fenomeno dei ‘vu cumprà’ – ha detto il presidente di Confesercenti Toscana Nico Gronchi – a forme diverse, difficili, complesse di abusivismo, dalla vendita dei prodotti di moda contraffatti, e il 56% dei sequestri fatti in Toscana riguarda questi prodotti, fino al comparto elettronico e alimentare».
Soprattutto il food&drink, per Gronchi, vede una crescita dell’abusivismo legata al turismo: «Durante le manifestazioni – accusa – si vende in maniera totalmente abusiva. In tutto il comparto della ristorazione diventa pesantissima la concorrenza sleale di sagre, agriturismi, cuochi a domicilio e social eating che stanno diventando un problema reale per le imprese che vogliono fare ristorazione. Sta diventando pesante soprattutto su area pubblica, nei mercati e nelle fiere. A Firenze 5.400 operatori regolari si confrontano con quasi 300 abusivi». Quindi Confesercenti propone più controlli sulle partite Iva inattive, incrociando le banche dati, e un maggiore coinvolgimento delle imprese regolari.