Viareggio, naufragio del peschereccio Giumar: relitto ispezionato, nessuna traccia dei due pescatori
VIAREGGIO – Diventa sempre più drammatico di ora in ora il naufragio davanti alle coste della Versilia del peschereccio Giumar della marineria viareggina, individuato sul fondale a 18 metri di profondità nel tratto di mare fra Marina di Vecchiano e Torre del Lago. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ispezionato nel pomeriggio di oggi 29 ottobre il relitto del peschereccio ma non c’è ancora nessuna traccia dei due pescatori dispersi:i due cugini Nello e Fabrizio Simonetti, rispettivamente di 48 e 52 anni.
La zattera di salvataggio dell’imbarcazione – un motopesca di 13 metri di lunghezza, scafo di colore bianco con striscia rossa – è stata rinvenuta dai sommozzatori ancora agganciata al Giumar, come se, quindi, Nello e Fabrizio Simonetti non avessero neppure provato – o non avessero avuto il tempo di provare -, a metterla in mare per tentare di salvarsi. Nessun tipo di allarme è partito dall’imbarcazione, come se l’affondamento fosse stato brutalmente rapido e inesorabile.
Le ricerche, sospese a causa del sopraggiungere dell’oscurità, riprenderanno domani mattina, 30 ottobre, alle prime luci dell’alba. I vigili del fuoco hanno reso noto che i sommozzatori, prima giunti sul posto da Livorno, poi da Firenze, in subentro a quelli labronici, non hanno potuto ispezionare una piccola sala macchine del relitto, rimasta finora inaccessibile. Secondo il modus operandi che viene adottato in queste situazioni, se i due pescatori dispersi non dovessero essere ritrovati, le ricerche saranno allargate a raggio intorno allo scafo. Sono ormai 24 ore che la Guardia costiera, anche con l’uso di un elicottero, gli uomini delle Capitanerie di porto di Viareggio e Livorno, i sommozzatori dei vigili del fuoco, volontari e pescatori colleghi e amici di Nello e Fabrizio Simonetti stanno cercando alacremente i due pescatori viareggini dispersi.
Il peschereccio Giumar era stato avvistato per l’ultima volta nella mattinata di mercoledì 28 ottobre, alle 8,30 circa, a circa 5 miglia a largo di Marina di Pisa in attività di pesca ed era atteso in banchina a Viareggio per le ore 18.30 dello stesso giorno. Sulla zona mercoledì 28 ottobre si è abbattuto un violento temporale. Verso le 20 è scattato l’allarme dai familiari e da colleghi di lavoro, preoccupati per l’eccessivo ritardo.