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Milano Expo 2015, bilancio record: 21,5 milioni di visitatori in 6 mesi

Expo 2015 a Milano, l'albero della Vita
Expo 2015 a Milano, l’albero della Vita

MILANO – Si è chiusa oggi 31 ottobre Expo 2015: alle 17 sono stati serrati gli ingressi che in 184 giorni hanno visto transitare oltre 21,5 milioni di visitatori. Afflusso abbondantemente rimpolpato da frotte di scolaresche in gita, «precettate» dalle autorità scolastiche per visite certo interessanti, accolte dagli alunni e da qualche professore forse solo per bigiare la scuola, e che hanno contribuito senza dubbio a celebrare l’evento, anche se si lamentano due tragici fatti – accaduti in due alberghi milanesi che ospitavano le comitive – nei quali hanno perso la vita due ragazzi.

POLITICI – La manifestazione è stata comunque un successo e ha visto la presenza, in varie occasioni, di 60 capi di Stato e di governo di tutto il mondo dalla cancelliera Angela Merkel a Valdimir Putin, dal presidente francese, Francois Hollande fino ai primi ministri di Spagna e Gran Bretagna, Mariano Rajoy e David Cameron, e alla first lady americana, Michelle Obama. Alla cerimonia conclusiva erano presenti il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, Roberto Maroni, Giuliano Pisapia e il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina.

MATTARELLA – Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha concluso la manifestazione con queste parole: «È un onore, oltre che una grande soddisfazione, concludere dopo un cammino così proficuo l’Esposizione universale 2015, che Milano, la Lombardia e l’Italia hanno progettato, realizzato e offerto al mondo intero come un ponte verso il futuro. Un futuro che vogliamo migliore per l’umanità e per la nostra Madre terra. Sono convinto che l’atto di chiusura dell’Expo sia davvero una festa e che la manifestazione abbia accumulato e reso disponibile una grande carica positiva. Dopo Expo – ha sottolineato – siamo pronti a compiere insieme un salto in avanti».

RENZI – Assente il premier Matteo Renzi, che ha voluto però commentare così la chiusura della manifestazione: «Pochi credevano possibile il miracolo. Ma questo paese è forte, solido, autorevole. La nostra è un’Italia coraggiosa, che non scappa davanti alle sfide, ma le affronta e le vince», ha detto Renzi. «Grazie Expo. Viva Milano, viva l’Italia», ha scritto il premier ringraziando «lavoratori, visitatori, organizzatori». «È stato il primo problema che ho trovato a Palazzo Chigi: scandali, arresti, polemiche. Ci abbiamo creduto, tutti insieme. E ha vinto l’Italia, non il governo».

STATISTICHE – Quanto alle statistiche il mese più affollato risulta il mese di settembre (circa 4 milioni gli accessi), ma ottobre sembra destinato a superarlo visto che fino a domenica scorsa già erano entrati 3 milioni e 600 mila persone. Questo boom di ingressi perdura da agosto, terzo mese con piu’ ingressi (3 milioni e 367mila) più o meno al pari di giugno (3,4 milioni circa). Più indietro i risultati di maggio (2,7 milioni) e luglio (2,8 milioni),mese sul quale ha pesato il clima con temperature roventi. Il giorno,invece, che in assoluto (sempre con i numeri fermi al 25 ottobre) ha visto più visitatori è stato sabato 10 ottobre con 272.785 accessi. Per far funzionare tutto questo per 6 mesi hanno lavorato ogni notte per la manutenzione, la sicurezza, l’approvvigionamento dei ristoranti e la raccolta dei rifiuti 7 mila persone; 930, invece, i camion che ogni notte si sono mossi all’interno dell’area espositiva.

SICUREZZA – Sul fronte della sicurezza, sono state 500 le telecamere installate all’esterno del perimetro espositivo e 2 mila all’interno; oltre 2.300 i militari che hanno prestato servizio a Milano per le operazioni «Expo» e «Strade sicure». In totale i militari hanno controllato 45.234 mezzi, arrestato 10 persone e ne hanno denunciate 100. L’esercito, oltre all’attività di pattugliamento in quartieri e luoghi sensibili, ha ricevuto dalla Prefettura anche il compito dei controlli sui mezzi che rifornivano l’Expo alla chiusura del sito, dopo le 23. Oltre ai 2.300 militari nelle operazioni sono stati impiegati 450 mezzi divisi in tre task force.

SMANTELLARE – A partire dalla prossima settimana ci vorrà circa un anno per smantellare completamente tutti i padiglioni e preparare il terreno per il futuro dell’area di 1 milione di metri quadrati. Per il momento l’ipotesi più accreditata è quella di trasformare il sito in un grande campus universitario, da affiancare a un polo dell’innovazione e ricerca proposto da Assolombarda. Decisivo in questo senso sarà il ruolo che il governo vorrà giocare in Arexpo, la società proprietaria dei terreni. Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha auspicato che questo nodo venga sciolto in tempi molto stretti. «Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro tecnico e spero che la vicenda si chiuda entro il 10 novembre, quando Renzi verrà a Milano». Nel 2017 toccherà ad Astana, capitale del Kazakistan, organizzare l’Esposizione Universale.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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