Terrorismo: la commissione Ue stringe i controlli su armi e passeggeri degli aerei
BRUXELLES – Dopo gli attacchi di Parigi la Commissione europea è al lavoro per rafforzare i livelli di sicurezza. In programma l’accelerazione della realizzazione del registro dei dati dei passeggeri aerei (Pnr) e la revisione delle norme per la circolazione di armi da fuoco nell’Ue. Il primo passo sarà la revisione delle direttiva sulla circolazione e il possesso delle armi. Il collegio dei commissari adotterà le proposte di modifica del testo. La legislazione, adottata per la prima volta nel 1991 e aggiornata una prima volta nel 2001, contiene disposizioni minime per la circolazione delle armi da fuoco.
In questo modo la Commissione intende rendere più stringente l’identificazione della categoria delle armi, la loro registrazione, e aggiornando la lista degli armamenti prodotti e venduti. Dovrebbero essere previste disposizioni specifiche per le armi semiautomatiche AK-47, note anche come “Kalashnikov”. Quest’intervento non impedirà certo il traffico clandestino a cui si approvvigionano i terroristi, ma è sempre meglio che niente.
L’altro obiettivo della Commissione è arrivare entro la fine dell’anno ad un accordo con il Parlamento sul Pnr, il sistema di raccolta dati dei passeggeri aerei. Secondo l’esecutivo comunitario un tale sistema risulta “importante” in quanto rende possibile far sapere chi c’è a bordo degli aerei fino a quarantotto ore prima dell’atterraggio dell’aeromobile negli aeroporti dell’Ue. Infine lo scambio di informazioni attraverso il sistema Schengen di seconda generazione (Sis II). La Commissione europea è convinta che “non abbiamo bisogno nuovi sistemi di informazione, ma che siano pienamente utilizzati quelli gia’ esistenti”. Alla luce del vertice straordinario dei ministri degli Interni la Commissione esorterà tutti gli Stati membri a usare nel modo più completo possibile il sistema Sis II, con una rinnovata attenzione per i veicoli. Osservo però che nel recente passato i terroristi hanno preso di mira anche i treni, per cui sarebbe opportuno che gli esperti dell’Ue facessero uno sforzo di fantasia e cercassero di coprire con questa nuova misura tutte le forme di trasporto attaccabili. Mi sembrerebbe una misura dettata dal buon senso, che spesso a quei livelli fa difetto.