Fiorentina-Empoli (22 novembre diretta tv ore 15 Sky, Mp) derby verità. Paulo Sousa: «Scudetto? I ragazzi ci credono…»
FIRENZE – Conto alla rovescia – a poco più di una settimana dagli attentati di Parigi che hanno colpito anche lo Stade del France -, per il derby più blindato degli ultimi decenni a Firenze.
BLINDATO – Al Franchi domani 22 novembre alle 15 (diretta tv su Sky e Mp), la Fiorentina sfiderà l’Empoli, ma soltanto dopo ore di preventiva bonifica dello stadio a opera della polizia e meticolosi controlli a tutti coloro che vogliono accedere agli spalti.
DASPO – Come ha esplicitamente dichiarato ieri il questore Raffaele Micillo, chi tenterà di far entrare con sé petardi, fumogeni o altro materiale esplodente verrà fermato: col rischio di vedersi affibbiare un Daspo di 5 anni. Appello delle autorità, compreso il sindaco Nardella, a tutti i tifosi perché domani «abbiano pazienza», si sottopongano ai controlli e si presentino «per tempo allo stadio, non all’ultimo momento».
SCUDETTO– Dopodiché occhi rivolti al match. «Non siamo imbattibili, qualsiasi squadra può metterci in difficoltà – ha spiegato oggi alla vigilia della partita, l’allenatore viola Paulo Sousa -. Dobbiamo avere un grande equilibrio». E valutare davvero l’ipotesi di una fuga per lo scudetto? «La strada è ancora lunga e non possiamo permetterci di abbassare il livello di concentrazione» getta acqua sul fuoco Paulo Sousa. Che poi però sottolinea: «Penso sia normale che i ragazzi pensino allo scudetto, è importante crederci…».
PARIGI – L’allenatore della Fiorentina interviene anche sugli attentati di Parigi di venerdì 13 novembre e le loro conseguenze per gli anni a venire: «Non trovo neppure le parole per commentarli. Ma a chi semina paura bisogna rispondere seminando sempre positività e rispetto per il prossimo». «Penso che questo rispetto e questa positività dovrebbero essere sempre presenti e trasmessi anche in un ambiente competitivo come il calcio – aggiunge Paulo Sousa -, io cerco di promuovere un calcio allegro e piacevole anche per raccogliere rispetto pure da chi non è nostro tifoso».