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da sinistra il generale Emanuele Saltalamacchia, il presidente del Rotary Paolo Santoro, il vice brigadiere Claudio Cusanno, il colonnello Marco Lorenzoni

Firenze: premiato dal Rotary carabiniere che si tuffò in Arno per salvare un uomo che voleva annegare

da sinistra il generale Emanuele Saltalamacchia, il presidente del Rotary Paolo Santoro, il vice brigadiere Claudio Cusanno, il colonnello Marco Lorenzoni
da sinistra il generale Emanuele Saltalamacchia, il presidente del Rotary Paolo Santoro, il vice brigadiere Claudio Cusanno, il colonnello Marco Lorenzoni

FIRENZE – Un carabiniere premiato dal Rotary per il suo coraggio. È il vice brigadiere Claudio Cusanno, capo equipaggio di una pattuglia del 112 di Firenze. Fu lui che, durante un intervento nella notte del 4 ottobre nei pressi del Ponte Vespucci a Firenze, non ha esitato a tuffarsi in Arno per raggiungere e mettere in salvo una persona che stava annegando. La cerimonia si è svolta oggi 21 novembre presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze.

Una storia di «ordinario eroismo», come ha detto Paolo Santoro – presidente del Rotary Club Firenze Nord promotore dell’iniziativa – che «merita l’apprezzamento e il grazie di tutti noi cittadini». «Se siamo qui oggi è per testimoniare la vicinanza e la gratitudine ai Carabinieri per il silenzioso e quotidiano operare delle forze dell’ordine al servizio della gente» ha detto Santoro consegnando una targa del Rotary al vice brigadiere Cusanno e un attestato di apprezzamento al Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Firenze, ritirato dal comandante interinale Luogotenente Pippo Raciti.

«Il vostro gesto spontaneo e convinto – ha risposto il generale Emanuele Saltalamacchia, comandante della Legione Toscana Carabinieri, rivolto al gruppo di rotariani presenti – ci è di grande aiuto per l’attività svolta ogni giorno dovunque, dalle grandi città ai piccoli centri. Sentire i cittadini vicini ai Carabinieri, come anche in questo caso, ci stimola e ci incoraggia nel nostro impegno».

Il fatto – rievocato non senza emozione dallo stesso vice brigadiere Cusanno – risale a domenica 4 ottobre 2015, quando verso le 20 arrivano al 112 numerose segnalazioni di una persona in Arno all’altezza del ponte Vespucci a Firenze. Il primo ad arrivare è l’equipaggio comandato proprio dal vice brigadiere Claudio Cusanno, che non esita a tuffarsi in acqua nel buio, per tentare di raggiungere un uomo che ormai sta per perdere le forze. Dal ponte e dal lungarno la gente incita il carabiniere nella sua difficile impresa e lo guida a raggiungere l’obiettivo. Si saprà poi che si tratta di un tunisino di 41 anni, regolare in Italia che, in un probabile momento di depressione, aveva deciso di farla finita. Viene preso in consegna dai sanitari del 118 e trasportato in ospedale, dove pochi giorni dopo viene dimesso. Ora è stato indirizzato – a quanto si apprende – in una struttura di assistenza.

da sin. il colonnello Lorenzoni, il luogotenente Raciti, il presidente Santoro e il generale Saltalamacchia
da sinistra il colonnello Lorenzoni, il luogotenente Raciti , il presidente Santoro e il generale Saltalamacchia

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