Arezzo, Banca Etruria, assalto degli ex obbligazionisti a Federconsumatori: «Abbiamo perso tutto, siamo disperati»
AREZZO – Un vero e proprio assalto, lunedì 30 novembre, di centinaia di titolari di obbligazioni subordinate alla sede aretina di Federconsumatori. Gli ex obbligazionisti di Banca Etruria si sono recati all’associazione dei consumatori per fornire il documento di propensione al rischio rilasciato dalla banca al momento della sottoscrizione delle obbligazioni e ricostruire caso per caso la propria posizione.
«Si tratta per lo più di persone con età elevata – ha spiegato il presidente provinciale di Federconsumatori Arezzo Pietro Ferrari – che hanno investito il proprio tfr o i risparmi della pensione. Noi chiediamo loro i documenti relativi alle obbligazioni per ricostruire ogni singola posizione». «Si tratta di una situazione estremamente preoccupante dal momento che la banca – prosegue Ferrari – ha venduto titoli subordinati a una vastissima platea e con quote che superano il 75%». Le parole di una risparmiatrice per tutti: «Abbiamo volti tesi, disfatti dalla preoccupazione, nel mio caso la cifra è elevata e non so davvero come rimediare».
Si calcola chei risparmiatori toscani in possesso di obbligazioni subordinate di Banca Etruria sono fra i 30 mila e i 50 mila, e avrebbero perso 15-20mila euro a testa. Tutto a causa del decreto cosiddetto «salva banche» del Governo Renzi, che, per evitare il fallimento di Banca Etruria, ma anche di Cassa di Ferrara, Banca Marche e CariChieti, ha azzerato il valore delle obbligazioni emesse da questi istituti di credito e sottoscritte dai correntisti.