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Terrorismo, Grosseto: espulso macedone che inneggiava all’Isis. Posti di blocco in città

caldana
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GROSSETO – Su facebook avrebbe inneggiato all’Isis e alle stragi di Parigi. Per questo un 32enne macedone, che abitava a Caldana, nel comune di Gavorrano, è stato prelevato dagli agenti della digos di Grosseto nella notte tra domenica e lunedì, accompagnato in un centro di espulsione e rimpatriato con un decreto firmato dal ministro dell’interno Angelino Alfano con l’accusa di terrorismo. L’uomo abitava insieme ad altri familiari, risultati estranei alla vicenda, a Caldana e lavorava saltuariamente come boscaiolo. Due le abitazioni, vicine l’una all’altra, controllate dagli agenti. La moglie di un parente del 32enne, durante la perquisizione, ha accusato un malore ed è stato chiesto l’intervento di un’ambulanza del 118. L’uomo era rientrato dalla Macedonia da un paio di settimane. Nella sua terra d’origine è sposato e vive con la moglie e due figli che non sarebbero mai venuti a Caldana.

POSTI DI BLOCCO – Nella giornata di oggi 2 dicembre inoltre è stato allestito un maxi posto di blocco antiterrorismo all’entrata di Grosseto vicino all’ospedale. Sono tre le persone sulle quali sono in corso accertamenti: si tratta di due pakistani, con documenti e patente falsa, e un kosovaro che aveva la carta di circolazione falsificata dell’auto. Molte le forze di polizia presenti su disposizione della Prefettura di Grosseto: guardia di finanza, polizia municipale e forestale e anche il cane antidroga della Finanza.

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