Toscana, crisi anche per l’Albero di Natale: ora va quello di plastica (costa meno)
FIRENZE – Nella scelta dell’albero di Natale l’abete di plastica supera quello vero. E’ la prima volta che accade: un toscano su 2, da un sondaggio web di Coldiretti Toscana, addobberà un abete di plastica (o di altri materiali).
L’abete naturale, di cui la Toscana è la capitale nazionale con oltre 3 milioni di esemplari coltivati, resiste nel 38% delle case. Il 12% dei cittadini, inoltre, confessa poi non farà l’Albero. Se è vero che l’albero di plastica costa meno, Coldiretti ricorda che quello vero non inquina. Che le abitudini, anche a Natale, siano cambiate a causa della crisi, si spiega, lo sanno bene anche i produttori di alberi.
L’albero post-crisi è più leggero e corto (tra 1,2 ed 1,8 metri) rispetto al passato quando andava di moda altissimo (fino a 2 metri), meno ingombrante per trovare posto anche negli appartamenti e da ricollocare in un balcone finite le feste. Mediamente, si rileva, per ogni albero di plastica di 10 chili prodotto vengono immessi in atmosfera 30 kg di CO2 e a quell’albero serviranno fino a 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente. Gli abeti naturali invece hanno anche un ruolo di salvaguardia dell’ecosistema e della salute: ogni albero di Natale vero assorbe 47 grammi di CO2 e un ettaro di alberelli produce ossigeno per 45 persone.