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Pescia: nel presepe vivente anche figuranti di fede islamica

Un esempio di presepe vivente
Uno dei molti presepi viventi

FIRENZE – Ci saranno anche volontari di fede islamica tra i figuranti che quest’anno animeranno il presepe vivente di Pescia (Pistoia), in programma il 20 dicembre. L’iniziativa, intitolata ‘Città nel Presepe’ e giunta alla decima edizione, è stata presentata oggi in Consiglio regionale della Toscana alla presenza del presidente dell’Assemblea Eugenio Giani e dell’assessore comunale alla cultura Barbara Vittiman. Tra le iniziative, la mostra ‘lampi di luce dalla collezione di Carlo Pepi, da Fattori a Modigliani’ alla Gipsoteca in piazza del Palagio, che rimarrà aperta fino al 10
gennaio.

L’esempio di Pescia, ha sottolineato Giani, è la miglior risposta “a chi dice che il presepe può urtare la suscettibilità di appartenenti ad altre religioni”. Certi simboli, ha aggiunto, semmai, possono urtare “la sensibilità del nichilista”, ma per chi ha “veramente una cultura che lo porta a
credere nella religione, sia una o sia l’altra, il presepe è testimonianza di spiritualità, che viene quantomeno rispettata anche da chi non è cristiano. I presepi viventi sono “di assoluto significato – ha detto ancora Giani -, testimonianze che nascono dal senso di appartenenza a una comunità; quello di Pescia uno dei più rilevanti”.

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