Caso Banca Etruria: il Csm convoca Roberto Rossi, procuratore di Arezzo
AREZZO – Il procuratore di Arezzo Roberto Rossi sarà ascoltato entro la fine di quest’anno dal Consiglio superiore della magistratura (Csm) sulla vicenda dell’incarico di consulenza per il governo Renzi da lui svolto. Il magistrato è titolare di quattro fascicoli d’inchiesta su Banca Etruria, istituiti a seguito della perdita dei risparmi di obbligazionisti e azionisti, dopo il salvataggio dell’istituto di credito operato dal governo.
La data dell’audizione sarà fissata domani 22 dicembre dalla Prima commissione, che ha aperto un fascicolo sul caso, su richiesta del consigliere laico di Forza Italia, Pierantonio Zanettin. Si dovrà verificare eventuali profili di incompatibilità, tra l’incarico per il governo e il suo ruolo di coordinatore delle inchieste sulla banca aretina.
Domani è anche il giorno dell’annunciata protesta sotto la sede di Banca d’Italia a Roma da parte dei comitati di cittadini «vittime del salva-banche» e delle associazioni dei consumatori.
Nei giorni scorsi il procuratore Rossi era intervenuto affermando che l’incarico di consulente del Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi di Palazzo Chigi, in scadenza in questi mese di dicembre, «è stato espressamente autorizzato dal Csm» e che «non ha alcuna connotazione politica».
Intanto, sul fronte investigativo, in attesa della consegna del verbale delle ispezioni di Bankitalia, Rossi ha incontrato questa mattina gli uomini della Guardia di Finanza per fare il punto sui quattro filoni di inchiesta che riguardano la Banca Etruria, e in particolare sul terzo, quello relativo al conflitto di interesse che vede indagati l’ex presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi e l’ex consigliere d’amministrazione Luciano Nataloni.